Redazione RHC : 29 Ottobre 2024 07:19
Gli aggressori potrebbero eseguire il downgrade dei componenti del kernel di Windows per aggirare le funzionalità di sicurezza come Driver Signature Enforcement e implementare un rootkit su sistemi completamente aggiornati, ha avvertito lo specialista di SafeBreach Alon Leviev.
Secondo il ricercatore, un simile attacco è possibile se si prende il controllo del processo di Windows Update e si introducono componenti software obsoleti e vulnerabili nella macchina aggiornata, senza modificare lo stato del sistema operativo completo di patch.
All’inizio di quest’anno Leviev aveva già dimostrato che un simile attacco era fattibile, ma il problema non è ancora stato completamente eliminato, il che rende possibile un downgrade o un rollback della versione.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Ad agosto il ricercatore ha addirittura pubblicato lo strumento Windows Downdate, che può essere utilizzato per attacchi downgrade alle versioni downgrade di Windows 10, Windows 11 e Windows Server tramite componenti obsoleti come DLL, driver e kernel NT. Di conseguenza, ciò consente lo sfruttamento di vulnerabilità già corrette, poiché il sistema operativo diventa nuovamente vulnerabile a vecchi bug.
Ora il ricercatore afferma che, sebbene la sicurezza del kernel sia migliorata in modo significativo nel corso degli anni, è riuscito a bypassare la funzionalità Driver Signature Enforcement (DSE), dimostrando così che un utente malintenzionato può caricare driver del kernel non firmati e quindi distribuire un rootkit sulla macchina che disabilita la protezione e nasconde l’attività, che potrebbe portare al rilevamento di un hack.
Sebbene le nuove misure di sicurezza rendano più difficile compromettere il kernel, “la possibilità di eseguire il downgrade dei componenti presenti nel kernel rende molto più semplice il compito degli aggressori”, afferma Leviev.
Il ricercatore ha chiamato questo metodo di bypass DSE ItsNotASecurityBoundary perché è correlato al downgrade e all’exploit ItsNotASecurityBoundary, precedentemente identificato dagli specialisti di Elastic e che consente l’esecuzione di codice arbitrario con privilegi del kernel.
Il nuovo attacco si basa sulla sostituzione del file ci.dll, responsabile dell’implementazione di DSE, con una versione vulnerabile che ignora le firme dei driver, consentendogli di aggirare i controlli di sicurezza di Windows.
Sempre nel nuovo articolo, Leviev descrive i metodi per aggirare il meccanismo di sicurezza basato sulla virtualizzazione (VBS) di Microsoft, che crea un ambiente isolato per proteggere le risorse sensibili, incluso il meccanismo di integrità del codice del kernel (skci.dll) e le credenziali dell’utente autenticato.
Pertanto, VBS si basa in genere su meccanismi di sicurezza come blocchi UEFI e configurazioni del registro per impedire modifiche non autorizzate, ma questi possono essere disabilitati modificando le chiavi di registro se le impostazioni di sicurezza non sono massime (il flag “Mandatory“). Se parzialmente abilitati, i file chiave VBS (come SecureKernel.exe) possono essere sostituiti con versioni non valide, che interromperanno VBS e apriranno la strada alla sostituzione di ItsNotASecurityBoundary e ci.dll.
Come rileva Bleeping Computer, sebbene le vulnerabilità scoperte dall’esperto (CVE-2024-38202 e CVE-2024-21302) siano già state divulgate pubblicamente e dimostrate alle conferenze BlackHat e DEFCON, Microsoft non ha ancora risolto il problema associato a Windows Update.
Come afferma lo stesso Leviev, il problema non è stato risolto, poiché, secondo i rappresentanti di Microsoft, “un errore che consente di eseguire il codice del kernel come amministratore non supera un determinato limite di sicurezza (non è una vulnerabilità)”.
Tuttavia, Microsoft ha detto ai giornalisti che la società sta già “sviluppando attivamente protezioni contro questi rischi”, ma si tratta di un processo lento che prevede “un’indagine approfondita, lo sviluppo di aggiornamenti per tutte le versioni interessate e test di compatibilità” per evitare possibili guasti.
Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...
Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...
In un mondo dove ogni giorno si registrano migliaia di attacchi informatici, molte aziende continuano a sottovalutare l’importanza della cybersecurity, affidandosi a “sedicenti esperti&#...
AI, AI e ancora AI. E sembra che l’intelligenza artificiale giorno dopo giorno ci porti innovazioni sia come difesa ma soprattutto, come attacco. L’intelligenza artificiale è gi...
Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006