Redazione RHC : 3 Marzo 2024 09:47
Due gruppi di hacker cinesi, noti come UNC5325 e UNC3886, hanno compromesso la sicurezza del software della rete privata virtuale (VPN) di Ivanti . Gli esperti Mandiant hanno scoperto che UNC5325 sfruttava la vulnerabilità CVE-2024-21893 nei prodotti Ivanti per ottenere l’accesso ai sistemi e installare software dannoso.
Il CVE-2024-21893 è presente nella componente SAML dei prodotti Ivanti: Connect Secure, Policy Secure e Neurons for ZTA. Durante gli attacchi gli aggressori hanno preso di mira un numero limitato di dispositivi.
Per penetrare nelle reti aziendali, gli hacker hanno combinato questa vulnerabilità con un’altra (CVE-2024-21887) per aggirare segretamente i meccanismi di sicurezza. Componenti legittimi venivano poi utilizzati per scaricare malware che consentivano il controllo remoto dei computer infetti, rubando dati e incanalando il traffico.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program!
Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Il gruppo UNC3886 utilizzava in precedenza metodi simili, sfruttando le vulnerabilità 0-day nei software Fortinet e VMware per attaccare organizzazioni negli Stati Uniti e nella regione Asia-Pacifico. Come ha dimostrato l’analisi di Mandiant, UNC5325 dimostra una profonda conoscenza dei prodotti Ivanti e ne maschera abilmente le attività. Gli aggressori utilizzano attivamente le tattiche di living Off The land (LotL) introducendo moduli dannosi in strumenti legittimi.
Gli hacker hanno cercato di penetrare nelle reti violate, ma finora questi tentativi sono falliti a causa di errori nel codice del malware. Il plugin dannoso PITFUEL è stato utilizzato per scaricare il programma LITTLELAMB.WOOLTEA, che può rimanere presente nel sistema dopo aggiornamenti, patch e ripristini di fabbrica.
Tuttavia, LITTLELAMB.WOOLTEA non ha fornito la logica per gestire le mancate corrispondenze delle chiavi di crittografia. Per inserire il programma PITHOOK viene utilizzato un altro plugin PITDOG, anch’esso progettato per la presenza costante.
Si consiglia alle aziende di aggiornare regolarmente il software di rete e di utilizzare strumenti di sicurezza affidabili al fine di identificare tempestivamente attività sospette, comprese quelle associate ai gruppi UNC5325 e UNC3886.
I canali Telegram degli hacker filorussi di NoName057(16) sono stati eliminati da telegram. Ma subito gli attivisti ricreano nuovi canali marchiati con il suffisso “reborn“. Ma...
Benvenuti nell’era digitale, l’epoca in cui il palcoscenico globale è a portata di mano e il nostro io diventa il protagonista indiscusso dello spettacolo. I social media, come spec...
Gli hacker filorussi del gruppo DXPLOIT hanno rivendicato un attacco DDoS ai danni del sito Research Italy, portale ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca italiano (https:...
Nella giornata odierna, il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha lanciato un nuovo canale Telegram in lingua italiana. Il canale ha già visto la pubblicazione di diversi post riguardanti no...
Gli hacker di NoName057(16) riavviano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). Questa volta la ritors...
Copyright @ 2003 – 2024 REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006