Redazione RHC : 14 Febbraio 2023 08:37
Gli esperti di sicurezza delle informazioni continuano a mettere in guardia sui pericoli del ransomware ESXiArgs. Questa volta, Rapid7 ha calcolato che 18.581 server VMware ESXi sono ancora vulnerabili allo sfruttamento della vulnerabilità CVE-2021-21974.
Migliaia di server VMware ESXi sono stati violati dal nuovo ransomware ESXiArgs all’inizio di febbraio. Gli aggressori hanno sfruttato la suddetta vulnerabilità scoperta due anni fa (il CVE-2021-21974), che ha consentito loro di eseguire comandi remoti su server vulnerabili tramite OpenSLP (porta 427).
Va notato che il bug è stato corretto molto tempo fa, una patch è stata rilasciata nel 2021, ma non tutti si sono presi la briga di installarlo.
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Allo stesso tempo, gli sviluppatori di VMware hanno affermato che gli hacker sicuramente non utilizzano alcuna vulnerabilità zero-day e OpenSLP ed inoltre è generalmente disabilitato per impostazione predefinita dopo il 2021.
Cioè, gli aggressori prendono di mira prodotti che sono “significativamente obsoleti” e ce n’erano parecchi disseminati nel web.
Quindi, secondo gli esperti, circa 3.800 organizzazioni negli Stati Uniti, in Francia, in Italia e in altri paesi sono già state violate.
Peggio ancora, la scorsa settimana gli aggressori hanno aggiornato ESXiArgs, eliminando una serie di falle nel loro malware, grazie alle quali è stato possibile recuperare i server VMware ESXi crittografati senza pagare un riscatto.
Di conseguenza, secondo il progetto Ransomwhere, 1252 server sono stati infettati dalla nuova versione del ransomware che alla fine della scorsa settimana rappresentava già l’83% delle infezioni attive.
Come riportano ora gli analisti di Rapid7, gli attacchi ESXiArgs riusciti non sembrano essere passati inosservati ad altri aggressori. Gli esperti scrivono che stanno già vedendo ulteriori attacchi su CVE-2021-21974 che non sono correlati a ESXiArgs.
“RansomExx2 è un ceppo relativamente nuovo di ransomware scritto in Rust e mirato a Linux che è già stato visto sfruttare server ESXi vulnerabili”, afferma la società.
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