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Violazione di Amazon e Attacchi alla Supply Chain. I Rischi Potenziali per oltre 1000 aziende

Luca Galuppi : 12 Novembre 2024 09:47

Come abbiamo visto recentemente, un attacco informatico ha coinvolto Amazon, confermato dal portavoce dell’azienda Adam Montgomery.

Un utente sotto lo pseudonimo di “Nam3L3ss” avrebbe sfruttato una vulnerabilità critica in MOVEit, un software di trasferimento file, esponendo potenzialmente i dati di dipendenti di aziende di primo piano come Amazon, McDonald’s, HSBC e oltre un migliaio di altre. Il risultato? Presumibilmente, una delle fughe di informazioni aziendali più devastanti dell’ultimo anno, con settori chiave come finanza, sanità, tecnologia e retail colpiti profondamente.

Post su BreachForums relativo alla rivendicazione del threat actors Nam3L3ss dei dati di McDonalds dell11 ottobre 2024

Cos’è un attacco alla Supply chain

In questo periodo storico, molto spesso stiamo assistendo a continue perdite “collaterali” dovute a problemi nella supply-chain. Si tratta di esfiltrazioni che non avvengono direttamente dalle infrastrutture IT delle aziende, ma da aziende di terze parti che collaborano con l’azienda.

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Tutto questo ci porta all’attenzione che i fornitori possono essere oggi il “tallone di Achille” della cybersecurity. Sia nella produzione che nella sicurezza informatica aziendale, oggi occorre prestarne la massima attenzione su questo genere di attacchi. Gli attacchi supply chain possono avvenire in variegate forme: vulnerabilità sui sistemi, malware, impiegati infedeli. Possono portare anche a problemi del fermo delle linee produttive causando danni in cascata con ricadute devastanti.

Le attività di controllo pertanto si estendono non solo alle infrastruttura IT dell’azienda, ma anche alle infrastrutture IT di partner e fornitori. Occorre quindi prevedere nei contratti delle apposite clausole contrattuali che regolamentino la sicurezza informatica. Ne consegue che oggi più che mai occorre investire sull’approfondire tutto questo. Il problema è che sui giornali generalmente ci va il brand dell’azienda cliente (come in questo caso Amazon), e non sempre il fornitore.

Post su BreachForums relativo alla rivendicazione del threat actors Nam3L3ss dei dati di British Telecom dell11 ottobre 2024

La vulnerabilità Sfruttata: Una Breccia Fatale

La vulnerabilità, come precedentemente riportato, è stata scoperta a metà del 2023 e avrebbe aperto un varco pericoloso in MOVEit, consentendo agli hacker di aggirare i sistemi di autenticazione per accedere a dati sensibili. I cybercriminali hanno sfruttato rapidamente la falla, innescando una serie di violazioni che avrebbero portato a un’esfiltrazione massiccia di informazioni riservate di dipendenti e clienti in tutto il mondo.

Le informazioni per azienda, datate maggio 2023, mettono in luce la vastità dell’incidente e i pericoli legati alla mancata applicazione tempestiva delle patch di sicurezza. Di seguito, un elenco delle aziende presumibilmente colpite e il numero di record trafugati:

  • Amazon — 2,861,111 record
  • MetLife — 585,130 record
  • Cardinal Health — 407,437 record
  • HSBC — 280,693 record
  • Fidelity (fmr.com) — 124,464 record
  • U.S. Bank — 114,076 record
  • HP — 104,119 record
  • Canada Post — 69,860 record
  • Delta Airlines — 57,317 record
  • Applied Materials (AMAT) — 53,170 record
  • Leidos — 52,610 record
  • Charles Schwab — 49,356 record
  • 3M — 48,630 record
  • Lenovo — 45,522 record
  • Bristol Myers Squibb — 37,497 record
  • Omnicom Group — 37,320 record
  • TIAA — 23,857 record
  • UBS — 20,462 record
  • Westinghouse — 18,193 record
  • Urban Outfitters (URBN) — 17,553 record
  • Rush University — 15,853 record
  • British Telecom (BT) — 15,347 record
  • Firmenich — 13,248 record
  • City National Bank (CNB) — 9,358 record
  • McDonald’s — 3,295 record

Dati Dettagliati e Conseguenze di Sicurezza

Le informazioni esposte includerebbero dettagli precisi per ciascuna azienda. I record di Amazon, ad esempio, potrebbero contenere campi come: last_name, first_name, display_name, cost_center_code, cost_center_name, phone, email, e title.

Analogamente, i dati di HSBC includerebbero informazioni come user_id, first_name, last_name, email_address, employee_status, company_code, city e state. Questi dettagli, se confermati, rappresenterebbero un serio rischio, offrendo ai cybercriminali un punto di partenza per sofisticati attacchi di social engineering.

L’Incredibile Fuga di Dati Aziendali Rivelata da Nam3L3ss

Dietro questa fuga di dati vi sarebbe Nam3L3ss, che avrebbe pubblicato i file su un noto forum di cybercrime. In un messaggio, l’hacker ha esortato le aziende a “fare attenzione” alla portata di questi leak, sottolineando il livello di dettaglio dei dati, inclusi codici dei centri di costo e, in alcuni casi, l’intera struttura organizzativa. Ecco un esempio del messaggio pubblicato da Nam3L3ss:

“Ragazzi, FATE ATTENZIONE, queste sono directory dei dipendenti aziendali, alcuni siti includono la struttura organizzativa e altri file.”

Il messaggio dell’hacker sembra voler lanciare un avvertimento alle aziende sui rischi e le debolezze nei loro sistemi, ma al contempo espone i dati per agevolare potenziali attori malevoli interessati a sfruttarli.

Rischi e Conseguenze Potenziali

La presunta violazione solleva serie preoccupazioni per le aziende e per i dipendenti i cui dati sono stati compromessi. Ecco i principali rischi:

  1. Attacchi di Phishing e Social Engineering: Con dettagli come contatti, nomi e strutture organizzative, i criminali informatici possono creare email di phishing estremamente credibili, che possono aggirare i controlli di sicurezza.
  2. Spionaggio Aziendale: La visibilità sulle strutture gerarchiche e sui dettagli dei dipendenti offre un vantaggio competitivo per lo spionaggio aziendale, consentendo a concorrenti o attori malintenzionati di ottenere informazioni sulle operazioni interne.
  3. Danno Reputazionale: Aziende di alto profilo come Amazon, HSBC e MetLife sono particolarmente vulnerabili al danno reputazionale, con clienti sempre più preoccupati per la sicurezza dei dati.
  4. Furti e Frodi Finanziarie: I dati del settore finanziario, come quelli di Cardinal Health e UBS, sono particolarmente attrattivi per i crimini finanziari, poiché le informazioni dei dipendenti e i canali di comunicazione possono agevolare schemi di frode sofisticati.

Passi di Mitigazione e Migliori Pratiche di Sicurezza

Questo presunto incidente è un richiamo per tutte le aziende che utilizzano MOVEit o software simili. Ecco alcune azioni preventive: Ecco alcune azioni chiave per prevenire violazioni simili:

  • Applicare Immediatamente le Patch di Sicurezza: MOVEit ha rilasciato patch per risolvere la CVE-2023–34362. È cruciale che le organizzazioni le applichino senza indugi.
  • Condurre un Audit di Sicurezza Completo: Le aziende colpite o che utilizzano MOVEit dovrebbero condurre un audit di sicurezza per identificare eventuali vulnerabilità che potrebbero portare a ulteriori esposizioni.
  • Sensibilizzazione e Formazione dei Dipendenti: I dipendenti rappresentano la prima linea di difesa contro gli attacchi di social engineering. Le aziende devono intensificare la formazione su come riconoscere il phishing, gestire i dati in sicurezza e comunicare in modo protetto.
  • Limitare l’Accesso e Implementare la Segmentazione dei Dati: Limitando l’accesso ai dati in base ai ruoli e implementando una robusta segmentazione dei dati, le organizzazioni possono ridurre la quantità di informazioni sensibili accessibili in caso di accesso non autorizzato.

Conclusione

La presunta violazione legata alla vulnerabilità MOVEit dimostra ancora una volta che nessuna azienda, anche la più potente e strutturata, è immune dagli attacchi informatici. I dati di milioni di dipendenti, tra cui nomi noti come Amazon, HSBC e McDonald’s, sono stati presumibilmente esposti, mettendo a rischio informazioni preziose per cybercriminali pronti a sfruttarle. Questa fuga di informazioni è un campanello d’allarme forte e chiaro: la sicurezza informatica non può essere un ripensamento, ma deve essere al centro delle strategie aziendali.

Non è più solo una questione di prevenire accessi indesiderati: la posta in gioco è la fiducia dei clienti, la reputazione costruita in anni di lavoro e la sicurezza delle persone che, ogni giorno, rendono queste aziende grandi. Senza un’azione decisa e una vigilanza costante, incidenti come questo continueranno a minare la stabilità del mondo digitale, trasformando ogni vulnerabilità non risolta in un potenziale disastro.

Luca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.