Redazione RHC : 26 Giugno 2023 16:25
Per la prima volta, gli scienziati cinesi sono stati in grado di simulare un buco nero e i suoi effetti gravitazionali su un computer quantistico. L’esperimento apre nuove possibilità per studiare i fenomeni cosmici con l’aiuto delle tecnologie quantistiche.
Si tratta di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, dove gli scienziati cinesi hanno utilizzato un computer quantistico per simulare il comportamento di una particella vicino a un buco nero.
Gli esperti hanno scoperto che un computer quantistico può riprodurre alcune delle caratteristiche dello spostamento verso il blu gravitazionale che si verifica quando l’energia della luce aumenta mentre si avvicina a un buco nero.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Non perdere i nostri corsi e scrivi subito su WhatsApp al numero
379 163 8765
per richiedere informazioni
"
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Questa è la prima volta che un computer quantistico viene utilizzato per simulare un buco nero, che è uno degli oggetti più complessi e misteriosi dell’universo. I computer tradizionali non possono simulare accuratamente i buchi neri a causa dei limiti della fisica classica e della potenza computazionale.
Gli scienziati sperano che le simulazioni quantistiche dei buchi neri aiutino a comprendere meglio la loro natura e la relazione tra meccanica quantistica e relatività generale.
L’esperimento ha anche testato la teoria di Stephen Hawking secondo cui i buchi neri emettono radiazioni, energia che si propaga sotto forma di onde o particelle emesse appena fuori dal confine del buco nero.
Questo risultato sperimentale è un passo importante verso la creazione di sistemi di modellazione con proprietà simili ai buchi neri, affermano gli scienziati.
Negli ultimi anni, il commercio di vulnerabilità informatiche è diventato un settore estremamente redditizio, al punto da essere considerato una vera e propria industria parallela alla cyber...
La società israeliana Paragon Solutions, il cui spyware Graphite è stato utilizzato per colpire almeno 90 persone in due dozzine di Paesi, ha interrotto il suo rapporto con l’Italia. ...
Il CISA avverte sulla necessità di aggiornare una grave vulnerabilità di Microsoft, che è già sfruttata dagli aggressori in attacchi attivi. L’avvertimento vale in...
Un utente del forum underground BreachForums, con il nickname emirking, ha recentemente pubblicato un thread allarmante, sostenendo di avere accesso a oltre 20 milioni di codici di accesso per gli acc...
Purtroppo, il male non conosce limiti. Dopo la “Chat degli Orrori” su Telegram e i killer a pagamento, pensavamo di aver visto tutto. Ma il web nasconde abissi sempre più oscuri, e ...
Copyright @ 2003 – 2024 REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006