Redazione RHC : 19 Maggio 2022 13:42
Non c’è mai fine al male, soprattutto quando si parla di social network abbinati a minorenni e a comportamenti sessuali.
Ne parlammo diverso tempo fa, quando la IWF (Internet Watch Foundation), un’organizzazione senza scopo di lucro con sede in Inghilterra la cui missione è “eliminare le immagini di abusi sessuali sui minori online”, pubblicò una analisi sui “predatori online” e sulla tipologia di abuso sessuale prevalente.
L’ambito della relazione ha riguardato l’intero 2020 e riportò che le ragazze tra 11 e 13 anni sono a rischio dei predatori online e proprio intorno a quel periodo che accaddero i fatti che sono venuti alla luce oggi.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
In un articolo de “La Repubblica” uscito oggi, viene riportato che un ragazzo di 22 anni, ha adescato una bambina di 10 anni su TikTok chiedendogli il suo numero di telefono.
Una volta che la bambina gli ha fornito il suo numero, ha proceduto a contattarla su WhatsApp chiedendole delle foto a contenuto erotico.
Premesso che occorrerebbe comprendere cosa la bambina abbia capito, la piccola non l’ha fatto e non ha inviato nulla al 22enne.
Ma il ragazzo dai bollenti e “pedofili” spiriti ha inviato alla bambina dei contenuti in cui veniva ritratto nudo e senza veli in atteggiamenti hard.
La cosa è continuata per 6 giorni, ma poi la mamma della bambina è intervenuta denunciando il fatto alle autorità. I fatti sono accaduti tra fine giugno ed inizio luglio del 2020.
Risulta quindi fondamentale per tutti i genitori che offrono smartphone e tablet ai loro figli, predisporre tali device di un software di “parental control” oltre a monitorare costantemente le loro chat e le loro attività online.
Occorre far capire loro, senza entrarci in conflitto, che non si tratta di “sfiducia” nei loro confronti, ma si tratta di protezione contro i malintenzionati e che come un cattivo si può incontrare per strada, un cattivo è possibile incontrarlo anche su internet.
Prestiamo quindi sempre massima attenzione.
Ancora non sono chiari i motivi che hanno causato un grave Blackout in Spagna e Portogallo nelle ultime ore. Vaste aree sono rimaste senza energia elettrica, scatenando un’ondata di speculazion...
Un’improvvisa e massiccia interruzione di corrente ha colpito la Penisola Iberica, gettando vaste zone di Spagna e Portogallo al buio e causando significative interruzioni alle infras...
Il report DarkMirror Q1 2025 di DarkLab, il laboratorio di Cyber Threat Intelligence di Red Hot Cyber, offre un’analisi dettagliata dell’evoluzione del ransomware in Italia e nel mondo. ...
Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...
Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006