Roberto Campagnola : 20 Settembre 2021 10:29
Autore: Roberto Campagnola
Data Pubblicazione: 12/09/2021
L’enorme e rapido progresso delle tecniche computazionali ha permesso alla ricerca astrofisica di poter contare su uno strumento potentissimo, da affiancare alla attività teorica pura e alle osservazioni sperimentali: le simulazioni.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Questi strumenti computazionali, infatti, permettono lo studio dell’universo su scale temporali e spaziali non confrontabili con quelle umane.
Un team congiunto di studiosi provenienti dalle università di Giappone, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Australia, Cile, Francia e Italia, ha realizzato la più estesa simulazione dell’universo, chiamata Uchuu (parola giapponese per “spazio esterno”).
Il supercomputer ATERUI II
Per realizzarla sono stati necessari tutti i 40.200 processori e 20 MILIONI di ore di CPU in totale del Supercomputer ATERUI II, e, replicando la dinamica dell’universo secondo le leggi della Natura conosciute, permetterà di confrontare i dati con le teorie attuali, di studiare sempre meglio l’evoluzione del cosmo e contribuire, chissà, a risolvere il mistero della materia oscura (uno degli obiettivi della ricerca astrofisica più importanti degli ultimi 50 anni).
La simulazione tiene conto di 2.1 * 1012 particelle di materia ordinaria e materia oscura, contenute all’interno di un cubo di 9,63 anni luce di lato, ma soprattutto tiene conto della variabile temporale.
E’, infatti, possibile “spostarsi” avanti e indietro nel tempo, oppure soffermarsi ad un dato istante; Uchuu è in grado di tornare indietro a 13 miliardi di anni fa, quando il nostro universo avevo “solo” 800 milioni di anni.
Distribuzione di materia oscura, in tre diversi ingrandimenti
La risoluzione spaziale è altrettanto stupefacente: si può spingere al dettaglio di una singola galassia.
Potrà sembrare poco, non riuscire a “vedere” nelle simulazione stelle o pianeti, ma attualmente è un risultato a dir poco sorprendente, pensando a quanto è esteso l’universo. Il volume di dati generato è stato di circa 3 petabyte, e si è resa, quindi, necessaria una release su cloud per permettere a chiunque di usarla e studiare l’universo nel suo complesso ad una scala mai raggiunta prima, in attesa di ulteriori versioni.
Fonti:“The Uchuu Simulations: Data Release 1 and Dark Matter Halo Concentrations” (https://academic.oup.com/mnras/article-abstract/506/3/4210/6307536?redirectedFrom=fulltext), di Tomoaki Ishiyama et al.
Media INAF: “Uchuu, l’universo virtuale più grande mai creato”
Microsoft ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza critico per risolvere il CVE-2025-29810, una vulnerabilità di elevazione dei privilegi che colpisce Active Directory Domain Services (AD DS)....
Se ti violano la password, cambi la password. Se ti violano l’impronta digitale, non puoi cambiare il dito. Fatta questa doverosa premessa, l’autenticazione biometrica sta sostituendo at...
E’ stata scoperta una nuova falla di sicurezza che affligge i Servizi di Desktop remoto di Microsoft Windows che potrebbe consentire agli aggressori di eseguire codice arbitrario in remoto sui ...
Microsoft Threat Intelligence ha rivelato lo sfruttamento attivo di una vulnerabilità zero-day nel Common Log File System (CLFS) di Windows, identificata come CVE-2025-29824. L’exploit, ut...
Fortinet ha rilasciato un avviso di sicurezza per risolvere una vulnerabilità critica nei prodotti FortiSwitch. La vulnerabilità, identificata come CVE-2024-48887 (CVSS 9.3), potrebbe consen...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006