Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Twitter e fake account: gli orizzonti di una “soluzione” di ID verification?

Stefano Gazzella : 27 Agosto 2022 09:00

Autore: Stefano Gazzella

Che sia vero o meno che Twitter abbia barato sul numero degli utenti, Elon Musk ha giocato una partita al rilancio all’interno delle trattative sul social network introducendo la tematica dei fake account sul tavolo della partita. Partita che potrebbe ben seguire una strategia – tutt’altro che nuova o particolarmente sorprendente – di portare all’attenzione pubblica le coordinate di un problema avendo pronta già una proposta di soluzione.

Insomma: la presenza di account fake, bot o spam è un fatto noti sin dagli albori di internet e trasversalmente riguarda tutte le community. Fatto che con l’ascesa dei social ora viene attenzionato, correttamente, in quanto comporta un impatto sul valore della piattaforma soprattutto per quanto riguarda l’advertising. In fondo chi sarebbe disposto a pagare per una pubblicità che raggiunge account fasulli?

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Occorre però individuare il giusto perimetro di portata del problema che vorrebbe accomunare account bot/spam a account fake. Se negli account fake si vuole include anche chi fa utilizzo di uno pseudonimo o non gradisce essere facilmente identificato, il problema si gioca fra l’espressione di questo diritto e la volontà di utilizzare in modo quanto più accurato possibile gli strumenti di analitica e retargeting garantendo una rendita piena. Eppure, la soluzione presentata – o che si vorrebbe presentare – è la medesima per tutti i casi e consiste nell’impiego di tecnologie di ID verification come condizione di accesso ai contenuti della piattaforma di social network.

    Tornando all’argomento Twitter, già nella fase di acquisizione Musk non aveva nascosto l’intento di estendere l’autenticazione e anzi aveva presentato l’idea di “authenticating all humans” proprio come panacea per gli abusi all’interno del social media. Ma ora che la trattativa è saltata per il problema della presenza di fake account e delle “insufficienti rassicurazioni” ricevute sul loro numero (Twitter sostiene meno del 5% degli iscritti), c’è un processo pendente che definirà la vicenda dell’acquisizione.

    Ma il messaggio persiste e si sta sedimentando, raccontando di una correlazione fra autenticazione degli utenti e beneficio collettivo. Messaggio che sarà destinato ad essere al centro del dibattito pubblico non più nelle vesti di un’opportunità bensì di un bisogno. Sfumature che valgono ad orientare il pubblico e le strategie di evoluzione del web e dei suoi servizi.

    Se l’age verification può costituire un delicato problema di equilibri, ancor più lo è l’idea di una verifica di identità diffusa. Verifica che si vorrebbe imporre in ragione della volontà – dichiarata ma non comprovata – di creare un ambiente sano, sicuro e finanche più libero. In modo neanche troppo indiretto si presuppone così che l’anonimato o la non immediata capacità identificativa siano il comune denominatore e la causa scatenante dei comportamenti pericolosi nei social network.

    L’artificio è facilmente servito con la presentazione di un problema di comunità da dover risolvere facendo ricorso a qualche “piccolo sacrificio individuale” che comporta l’inevitabile compressione dei propri diritti. E con buona pace di Chomsky la rana digitale prosegue nel proprio bagno bollente desiderando addirittura che venga aumentata la temperatura.

    Stefano Gazzella
    Privacy Officer e Data Protection Officer, specializzato in advisoring legale per la compliance dei processi in ambito ICT Law. Formatore e trainer per la data protection e la gestione della sicurezza delle informazioni nelle organizzazioni, pone attenzione alle tematiche relative all’ingegneria sociale. Giornalista pubblicista, fa divulgazione su temi collegati a diritti di quarta generazione, nuove tecnologie e sicurezza delle informazioni.

    Lista degli articoli
    Visita il sito web dell'autore

    Articoli in evidenza

    Cyberattacchi senza precedenti: il Report DarkMirror di DarkLab lancia l’allarme per l’Italia

    Il report DarkMirror Q1 2025 di DarkLab, il laboratorio di Cyber Threat Intelligence di Red Hot Cyber, offre un’analisi dettagliata dell’evoluzione del ransomware in Italia e nel mondo. ...

    Ma quale Agenda 2030! 9 reattori nucleari per un chatbot è l’altra faccia dell’intelligenza artificiale

    Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...

    25 Aprile: Dalla Resistenza alla Cyber Resistenza – Difendiamo la Libertà Digitale

    Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...

    Le Action Figure della Cyber Security. Red Hot Cyber lancia la serie “Chiama Ammiocuggino!”

    In un mondo dove ogni giorno si registrano migliaia di attacchi informatici, molte aziende continuano a sottovalutare l’importanza della cybersecurity, affidandosi a “sedicenti esperti&#...

    GPT-4 scrive un exploit prima del PoC pubblico. La corsa alla Patch non è mai stata così essenziale

    AI, AI e ancora AI. E sembra che l’intelligenza artificiale giorno dopo giorno ci porti innovazioni sia come difesa ma soprattutto, come attacco. L’intelligenza artificiale è gi...