fbpx
Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Svolta epocale su iOS: Apple si arrende al DMA e abbandona il suo monopolio sulle APP Mobile

Redazione RHC : 27 Gennaio 2024 09:43

L’azienda Apple ha deciso di incontrare le autorità di regolamentazione europee e cesserà di essere un monopolista nel mercato del software iOS. A partire da marzo di quest’anno, Apple cambierà le regole per gli sviluppatori nell’Unione Europea e adatterà il sistema operativo ai requisiti del Digital Markets Act (DMA).

Svolta Epocale nel mondo iOS e DMA

Apple è sempre stata estremamente protettiva nei confronti del suo modello di distribuzione del software iPhone. Non ha consentito agli sviluppatori di spingere le proprie app al di fuori dell’App Store. L’azienda ha argomentato la propria posizione per motivi di sicurezza, privacy e “coerenza dell’esperienza dell’utente”.

Tuttavia, il disegno di legge del DMA introdotto lo scorso anno, è volto a regolamentare il mercato e prevenire gli abusi da parte delle grandi aziende tecnologiche. Ha quindi costretto Apple ad allentare i suoi requisiti all’interno dell’Unione Europea (nell’area coperti da DMA).

Prova la Demo di Business Log! L'Adaptive SOC italiano

Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro.

Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg

Promo Corso CTI

È probabile che Apple semplicemente non avesse una alternativa ragionevole. Il mancato rispetto dei termini del Digital Markets Act avrebbe comportato per l’azienda la perdita dell’accesso al mercato europeo e ai suoi regolatori.

Le nuove regole del gioco

Molte pubblicazioni sostengono che questo è avvenuto in quanto l’ecosistema iOS era in una situazione di stallo. Innanzitutto, Apple consentirà agli store di applicazioni di terze parti di operare su iOS, che, dopo aver superato la loro moderazione, potranno consentire il download delle proprie App. È importante sottolineare che gli utenti potranno impostare il proprio negozio di terze parti come negozio predefinito e persino disinstallare le app iOS native.

L’azienda si impegna inoltre a ridurre le commissioni per beni e servizi digitali. Fino al 17% per le applicazioni che utilizzano un sistema di pagamento alternativo (ad esempio, quando il pagamento dei servizi verrà effettuato sul sito dello sviluppatore). Fino al 10% per le applicazioni che rientrano nel sistema di pagamento Apple. condizioni preferenziali per le piccole imprese. Verrà addebitata una commissione aggiuntiva del 3% per l’utilizzo del sistema di elaborazione dei pagamenti di Apple.

Le app più popolari sono inoltre tenute a pagare una tariffa “core technology” di 0,50 euro per download, che verrà applicata dopo un milione di installazioni annuali nell’UE. È interessante notare che tale condizione difficilmente sarà adatta per applicazioni gratuite o a pagamento prodotte in serie, che potranno attuare i loro modelli di business.

Infine, Apple fornirà agli sviluppatori strumenti per distribuire motori browser alternativi (ad esempio, Chromium invece di WebKit). La possibilità di eseguire lo streaming di giochi (utilizzando Nvidia GeForce Now e Xbox Cloud Streaming) e utilizzare NFC per sviluppare sistemi di pagamento contactless alternativi.

DMA ed esperienza utente

Apple non sta cercando di rendere la vita più facile agli sviluppatori, ma si sta semplicemente conformando alle nuove regole anticoncorrenziali regionali. Si può presumere che per la maggior parte degli utenti dell’UE le nuove norme avranno solo valore formale.

L’emergere di negozi di applicazioni alternativi e la possibilità di installare programmi bypassando l’App Store offriranno agli utenti avanzati un sostituto per le soluzioni esistenti. Tuttavia, queste alternative saranno quasi certamente inutili per l’uso tradizionale, duplicando le funzionalità esistenti e non offrendo miglioramenti significativi in ​​termini di prestazioni e/o efficienza energetica.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Articoli in evidenza

I Venti di Sorveglianza Di Massa Invadono l’Europa! Anche La Francia vuole Backdoor per eludere la crittografia

La Francia si sta preparando ad approvare leggi che potrebbero rivoluzionare la sicurezza online, obbligando i fornitori di servizi di telecomunicazioni a installare backdoor nelle app di messaggistic...

Italia e Sicurezza Fisica a Rischio! 16.678 Dispositivi di Controllo Accessi Esposti Online

Se pensavate che la cybersecurity riguardasse solo i dati digitali, ecco una realtà ben più inquietante: 49.000 sistemi di controllo accessi (AMS) sono stati trovati esposti online, senza pr...

Red Hot Cyber Intervista CrowdStrike sul Global Threat Report 2025

Nel panorama odierno della sicurezza informatica, CrowdStrike si distingue come uno dei leader più innovativi e influenti. Fondata nel 2011 da George Kurtz, Dmitri Alperovitch e Gregg Marston, l&...

Salt Typhoon (RedMike): La Cyber Minaccia Cinese che Sta Scuotendo il Mondo

Negli ultimi mesi, il gruppo di hacker cinese conosciuto come Salt Typhoon ha continuato a far parlare di sé grazie alle sue tattiche aggressive e persistenti nel settore della cybersicurezza. No...

Exploit Zeroday per VMware ESXi in vendita sul Dark Web per 150.000 dollari

Un presunto exploit zero-day per VMware ESXi è apparso nei forum underground, offerto da un criminale informatico noto come “Vanger“. Secondo le informazioni trapelate, l’exp...