Redazione RHC : 20 Settembre 2023 11:44
l gruppo di hacker cinese Earth Lusca è stato avvistato mentre attaccava agenzie governative in diversi paesi del mondo. Questa campagna ha utilizzato una nuova backdoor Linux, SprySOCKS, studiata da Trend Micro .
Secondo i ricercatori, il nuovo malware è un derivato di una backdoor di Windows chiamata Trochilus, notata per la prima volta nel 2015 dai ricercatori di Arbor Networks (ora Netscout). È stato quindi notato che Trochilus è stato sviluppato dal gruppo cinese APT10 (aka Stone Panda e MenuPass), eseguito e lanciato solo in memoria, e il payload finale nella maggior parte dei casi non è apparso affatto sui dischi, il che ha reso difficile il rilevamento del malware.
Il malware è stato infine utilizzato da altri gruppi di hacker e il suo codice sorgente è disponibile su GitHub da oltre sei anni.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Va notato che SprySOCKS sembra un miscuglio di diversi programmi dannosi, poiché il protocollo di comunicazione con il server di controllo è simile al malware RedLeaves Windows e l’implementazione della shell interattiva sembra essere presa in prestito dalla backdoor Derusbi Linux.
Trend Micro riferisce che Earth Lusca era attivo nella prima metà del 2023, attaccando varie agenzie governative coinvolte nella politica estera, nella tecnologia e nelle telecomunicazioni nel sud-est asiatico, nell’Asia centrale, nei Balcani e in tutto il mondo. L’obiettivo principale degli hacker sembra essere lo spionaggio.
Negli attacchi, il gruppo ha cercato di sfruttare una serie di vulnerabilità legate all’esecuzione di codice in modalità remota n-day senza autenticazione (elencate di seguito), datate 2019-2022 e che colpiscono endpoint accessibili tramite Internet.
Questi bug sono stati utilizzati per fornire beacon Cobalt Strike ai sistemi delle vittime, consentendo agli aggressori di ottenere l’accesso remoto alla rete compromessa. Questo accesso è stato quindi utilizzato per effettuare movimenti laterali, rubare file, rubare credenziali e distribuire payload aggiuntivi come ShadowPad.
Gli hacker hanno anche utilizzato i beacon Cobalt Strike per fornire il loader SprySOCKS, una variante dell’injector ELF chiamato mandibule, che si infiltra nelle macchine target come un file chiamato libmonitor.so.2. Secondo i ricercatori, gli aggressori hanno adattato mandibule alle loro esigenze, ma avevano fretta, lasciando dietro di sé informazioni e log di debug.
Il loader viene eseguito con il nome kworker/0:22 per evitare il rilevamento, decrittografa il payload della seconda fase (SprySOCKS) il quale si attacca alla macchina infetta.
Per funzionare, SprySOCKS utilizza il framework HP-Socket ad alte prestazioni e le sue comunicazioni TCP con il server di gestione sono crittografate utilizzando l’algoritmo AES-ECB.
Le caratteristiche principali della backdoor includono:
Inoltre, il malware genera un ID client (numero della vittima) utilizzando gli indirizzi MAC delle interfacce di rete e le caratteristiche del processore, quindi lo converte in una stringa esadecimale da 28 byte.
I ricercatori hanno scoperto due versioni di SprySOCKS (1.1 e 1.3.6), che, a loro avviso, indicano uno sviluppo attivo di malware.
Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...
Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006