Redazione RHC : 19 Novembre 2024 18:19
L’Unione Europea ha approvato una nuova legislazione che amplia le norme sulla responsabilità del prodotto. Ora copre anche i prodotti digitali come software e piattaforme online. L’innovazione dovrebbe rendere più semplice per gli utenti richiedere il risarcimento dei danni causati.
Il 10 ottobre 2024 il Consiglio dell’UE ha approvato la direttiva sulla responsabilità per prodotti difettosi, includendo nel suo concetto i prodotti digitali. Le uniche eccezioni sono i programmi open source. In precedenza, le regole si applicavano solo agli oggetti materiali e all’elettricità.
Secondo le nuove regole, gli importatori o i rappresentanti dei produttori nell’UE saranno responsabili per i danni causati da prodotti forniti da paesi extra UE. Ciò vale anche per le piattaforme online, che avranno la stessa responsabilità di qualsiasi altro operatore economico se svolgono le loro funzioni.
Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)
Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.
Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
La legge ora si applica a sistemi operativi, firmware, applicazioni e sistemi di intelligenza artificiale che possono causare danni se utilizzati. Ciò vale per il software, sia locale che disponibile tramite tecnologie cloud e modelli SaaS.
Ora sarà più semplice per gli utenti interessati chiedere un risarcimento in tribunale richiedendo l’accesso alle prove al produttore. Se è difficile dimostrare un difetto e il suo rapporto di causa-effetto con il danno, il tribunale può richiedere solo la prova della probabilità di questi fatti. Se il prodotto è stato modificato da terzi fuori dal controllo del produttore originale, tali soggetti saranno ritenuti responsabili dei difetti.
La legge regola anche il risarcimento per danni fisici, danni alla proprietà e perdita di dati laddove il recupero è costoso. Ma la perdita di dati non sarà compensata se sarà possibile ripristinarli gratuitamente.
La Direttiva esclude la responsabilità per la fuga di dati, poiché questa è regolata da altri atti. Tuttavia, i produttori saranno ritenuti responsabili della sicurezza informatica del prodotto se il prodotto non soddisfa i requisiti di sicurezza. Il ministro della Giustizia ungherese Bence Tuzson ha osservato che la nuova legge avvantaggia sia i consumatori che i produttori fornendo regole chiare per i prodotti digitali e i modelli di economia circolare. La direttiva è già entrata in vigore e ai paesi dell’UE sono stati concessi due anni per recepirla nella legislazione nazionale.
Lo stesso giorno, tra l’altro, l’UE ha approvato anche il Cyber Resilience Act, che rafforza i requisiti di sicurezza per i dispositivi IoT come telecamere IP, frigoriferi intelligenti e aspirapolvere robot.
Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...
Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006