Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Senza Password! Okta Rivela i Rischi del Bypass nell’Autenticazione per Nomi utente Lunghi

Redazione RHC : 5 Novembre 2024 12:47

Okta ha scoperto una vulnerabilità nel suo sistema di sicurezza. Si è scoperto che Okta AD/LDAP DelAuth (autenticazione delegata) poteva essere aggirato utilizzando un nome utente molto lungo.

È stato riferito che l’errore poteva essere sfruttato solo se venivano soddisfatte una serie di condizioni, la chiave delle quali era che il nome utente fosse troppo lungo: più di 52 caratteri. Sebbene a prima vista ciò sembri improbabile, ci sono situazioni in cui, ad esempio, un indirizzo e-mail di lavoro viene utilizzato come nome utente.

La vulnerabilità era significativa solo se sull’account di destinazione era stato salvato un tentativo di accesso riuscito, inclusa una chiave di cache corrispondente generata utilizzando bcrypt. Secondo gli sviluppatori di Okta, questa chiave è costituita da una stringa con hash di ID utente, nome utente e password.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad academy@redhotcyber.com oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Anche la cache dovrebbe essere utilizzata per prima, cosa che secondo l’azienda “potrebbe verificarsi se l’agent AD/LDAP è inattivo o non disponibile, ad esempio a causa dell’intenso traffico di rete”. Va notato che affinché il bug possa essere sfruttato con successo, l’autenticazione a più fattori (MFA) deve essere disabilitata.

Come ha spiegato uno specialista della sicurezza di Brave : poiché l’algoritmo bcrypt ignora l’input superiore a una certa lunghezza e viene utilizzato per eseguire l’hashing della coppia nome utente e password, un nome utente sufficientemente lungo farà sì che qualsiasi password venga accettata.

Okta scrive di aver scoperto il problema il 30 ottobre 2024 e di averlo risolto lo stesso giorno. Al momento della scoperta, però, la vulnerabilità era già presente nel codice da più di tre mesi.

Per questo motivo, l’azienda consiglia ai clienti di abilitare l’MFA e di controllare i registri a partire dal 23 luglio di quest’anno, prestando attenzione ai tentativi di autenticazione che utilizzano nomi utente lunghi (52 caratteri o più).

L’azienda non ha specificato se sia attualmente a conoscenza di tentativi riusciti di sfruttare questo bug.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

L’Anonimato Digitale In Pericolo! Cosa Sta Decidendo l’Unione Europea?

Negli ultimi anni l’attenzione politica si è ampliata al di fuori dei confini nazionali dei diversi stati. Dall’oramai superata pandemia causata dal COVID-19 e la (ri)nascita dei di...

Machine1337: Il threat actor che rivendica l’accesso a 4 milioni di account Microsoft 365

Un nuovo nome sta guadagnando rapidamente visibilità nei meandri del cybercrime underground: Machine1337, un attore malevolo attivo sul noto forum underground chiuso XSS, dove ha pubblicato una s...

Nucor, La Più Grande Acciaieria USA si Ferma Dopo L’attacco Informatico

La più grande azienda siderurgica statunitense, Nucor, ha temporaneamente sospeso le attività in diversi suoi stabilimenti dopo che la sua infrastruttura IT interna è stata attaccata. L...

Ransomware su SAP NetWeaver: sfruttato il CVE-2025-31324 per l’esecuzione remota di codice

Un’onda d’urto tra vulnerabilità, webshell e gruppi ransomware Il 14 maggio 2025, il team di intelligence di ReliaQuest ha aggiornato la propria valutazione su una pericolosa vulner...

Google Calendar Sotto Tiro! Un Solo Carattere Nasconde Un Attacco Malware Avanzato

I ricercatori di sicurezza hanno individuato un nuovo metodo d’attacco in cui i cybercriminali sfruttano gli inviti di Google Calendar per veicolare malware. La tecnica impiegata si basa su un ...