Luca Stivali : 13 Dicembre 2024 14:31
Autori: Luca Stivali e Francesco Demarcus del gruppo DarkLab
Le nostre fonti di Threat Inteligence purtroppo sono confermate. Alle ore 7:10 di oggi, nei canali underground da noi monitorati, è apparso un messaggio che annunciava un’altra ondata di attacchi DDoS ai danni di target italiani.
Il gruppo di attivisti filorussi NoName057 sta conducendo, per il secondo giorno consecutivo, attacchi di Distributed Denial Of Of Service (DDoS) contro istituzioni pubbliche e private italiane.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Dopo gli attacchi di ieri che hanno colpito i siti dei principali porti italiani (Trieste e Taranto), il sito della Guardia di Finanza e molti altri; oggi nel mirino risultano fra gli altri: Aereonautica Militare, Marina Militare, Banca BPER, Corte costituzionale, Ministero del Lavoro, Consiglio Superiore della Magistratura, Ministero delle Infrastrutture e molti altri.
Ecco la lista dei target:
Al momento della stesura dell’articolo (13 dicembre ore 9:39) i target risultano effettivamente non raggiungibili.
Come già ampiamente discusso nei nostri precedenti articoli un attacco DDos (Distributed Denial of Service) è una tipologia di attacco mirato a sovraccaricare un sito web, un server o una rete con una quantità eccessiva di traffico che arriva da una rete di computer compromessi (noti anche come reti zombie) che rendono difficilmente individuabile il traffico malevolo da quello genuino.
Nell’ultimo rapporto CLUSIT del 2024 si evidenzia che i criminali prediligono due tipologie di attacchi, i Malware e i DDos i quali rappresentano rispettivamente il 32,6 e il 30,3 degli incidenti segnalati. Pertanto, come soleva dire Antonio Lubrano, “la domanda ci sorge spontanea”.
Vista la caratura delle realtà colpite in questi giorni, che peraltro avrebbero dovuto già implementare la NIS1, quanto manca ancora al sistema Italia per essere compliance con la nuova NIS2?
La domanda che ci poniamo vuole essere assolutamente provocatoria, stuzzicante e riflessiva. Le scadenze purtroppo hanno spesso valore per il mero adeguamento formale ma, in questo caso, sono strumentali e funzionali alla sicurezza paese e quindi di necessaria implementazione.
Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...
La Cina introdurrà corsi di intelligenza artificiale per gli studenti delle scuole primarie e secondarie questo autunno. L’iniziativa prevede che i bambini a partire dai sei anni imparino ...
L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...
Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...
Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006