
Redazione RHC : 18 Aprile 2024 20:10
Gli scienziati australiani hanno sviluppato un nuovo tipo di fotocamera per robot che preserva la privacy elaborando e distorcendo le informazioni visive prima che vengano digitalizzate a tal punto da rendere le immagini irriconoscibili.
La ricerca è stata sviluppata congiuntamente dall’Università di Sydney e dalla Queensland University of Technology, mira a migliorare la privacy in un’era in cui le case e i luoghi di lavoro sono sempre più dotati di dispositivi intelligenti come robot aspirapolvere e droni per le consegne che registrano costantemente video e fotografie ambientali.
Le immagini distorte possono essere utilizzate dai robot per svolgere le loro funzioni, ma non contengono informazioni sufficienti per violare la privacy. Adam Taras, uno degli autori dello studio, sottolinea che i dispositivi intelligenti non dovrebbero diventare strumenti di sorveglianza.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La particolarità dell’approccio proposto è che l’elaborazione delle immagini avviene a livello ottico e analogico dell’elettronica della fotocamera, il che rende le immagini protette dagli attacchi degli hacker ancor prima che vengano digitalizzate.
Tali telecamere possono essere utilizzate in una varietà di aree in cui la privacy e la sicurezza sono importanti, inclusi magazzini, ospedali, fabbriche, scuole e aeroporti. I ricercatori intendono anche creare prototipi fisici delle telecamere per dimostrare come funziona nella pratica la tecnologia.
Il professor Nico Zunderhauf, vicedirettore della Queensland University of Technology, ha affermato che spera che il nuovo design del sensore venga adottato dall’industria e trovi un uso diffuso.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Responsible Technology, sottolinea l’importanza di sviluppare tecnologie robotiche che rispondano alle legittime preoccupazioni degli utenti in materia di privacy.
Redazione
ROMA – La profonda crisi istituzionale che ha investito l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha spinto Guido Scorza, componente del Collegio, a un intervento pubblico mirato a ...

Negli ultimi anni, il panorama della sicurezza informatica in Italia ha visto una preoccupante escalation di attacchi, con un aumento significativo dei crimini informatici. Un fenomeno particolarmente...

Quest’autunno, abbiamo avuto un bel po’ di grattacapi con il cloud, non so se ci avete fatto caso. Cioè, AWS, Azure, e dopo Cloudflare. Tutti giù, uno dopo l’altro. Una sfilza di interruzioni ...

Il CERT-AGID ha rilevato recentemente una sofisticata campagna di phishing mirato che sta prendendo di mira gli studenti dell’Università di Padova (UniPd). L’operazione, ancora in corso, sfrutta ...

Gli esperti del Group-IB hanno presentato un’analisi dettagliata della lunga campagna di UNC2891, che ha dimostrato la continua sofisticatezza degli schemi di attacco agli sportelli bancomat. L’at...