
Redazione RHC : 13 Settembre 2023 07:57
Quasi un quarto delle organizzazioni utilizza già l’intelligenza artificiale per automatizzare lo sviluppo del software e più di due terzi non la utilizzano ancora ma prevedono di farlo nel prossimo futuro. Lo testimoniano i dati del sondaggio della piattaforma GitLab, pubblicati nel rapporto annuale Global DevSecOps Report 2023.
“Indubbiamente, l’intelligenza artificiale nello sviluppo di software è qui per restare”, ha affermato GitLab. La stragrande maggioranza degli intervistati (83%) concorda sul fatto che l’introduzione dell’intelligenza artificiale è necessaria per stare al passo con la concorrenza e stare al passo con i tempi.
Secondo il rapporto, oggi l’intelligenza artificiale viene spesso utilizzata per attività quali la creazione di chatbot nella documentazione (41%), la generazione di test automatizzati (41%), i riepiloghi delle modifiche al codice (39%), il monitoraggio dell’apprendimento automatico (38%) e l’emissione di raccomandazioni ai revisori del codice (37%). Solo al 6° posto si trova la generazione diretta del codice (36%).
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ciò suggerisce che finora l’intelligenza artificiale viene utilizzata principalmente per compiti ausiliari e non per sostituire completamente gli sviluppatori. Tuttavia, gli esperti prevedono che nel tempo la quota di codice generato automaticamente non farà altro che aumentare.
Circa un terzo degli intervistati ha espresso preoccupazione per l’introduzione attiva delle tecnologie di intelligenza artificiale. Quasi la metà di loro teme che il codice generato dall’intelligenza artificiale non sia protetto da copyright e possa portare a problemi legali.
Il 39% degli intervistati teme che il codice generato automaticamente possa contenere vulnerabilità nascoste che sarebbero difficili da rilevare con i test tradizionali. Ciò attualizza il problema della sicurezza informatica quando si utilizzano le nuove tecnologie.
Inoltre, il 57% degli intervistati ritiene che in futuro l’intelligenza artificiale potrà sostituire completamente il loro ruolo nello sviluppo del software. E il 40% degli specialisti ha addirittura espresso la preoccupazione che l’intelligenza artificiale possa aggiungere ulteriore lavoro a causa dei potenziali rischi.
Allo stesso tempo, la stragrande maggioranza (81%) degli intervistati ritiene di aver bisogno di maggiore formazione per sfruttare appieno le capacità dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro. L’87% degli intervistati ritiene che le aziende dovranno formare attivamente i dipendenti affinché possano adattarsi alle nuove tecnologie.
Tuttavia, l’adozione dell’intelligenza artificiale nello sviluppo di software è già ben avviata e non potrà che accelerare in futuro. Ciò richiede molta attenzione alla formazione degli specialisti IT, nonché allo sviluppo della regolamentazione e alla garanzia della sicurezza informatica a un nuovo livello tecnologico. Le aziende dovranno trovare il giusto equilibrio tra la potenza dell’intelligenza artificiale e il contributo umano per mantenere questa corsa.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.
Redazione
È stato rilasciato uno strumento che consente il monitoraggio discreto dell’attività degli utenti di WhatsApp e Signal utilizzando solo un numero di telefono. Il meccanismo di monitoraggio copre o...

Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...