Redazione RHC : 7 Gennaio 2025 07:18
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato l’annuale National Defense Authorization Act (NDAA) per l’anno fiscale 2025, che comprende misure di sicurezza informatica e una spesa di 895 miliardi di dollari. Una delle voci di bilancio chiave era il programma Rip and replace da 3 miliardi di dollari della Federal Communications Commission (FCC). Questa iniziativa mira a rimuovere e sostituire le apparecchiature di telecomunicazione non protette di fabbricazione cinese, compresi i prodotti Huawei, per prevenire minacce alla sicurezza nazionale.
Il programma è stato lanciato nel 2020 con un budget di 1,9 miliardi di dollari, ma inizialmente gli esperti hanno affermato che i fondi non erano sufficienti. I ripetuti attacchi alle reti di telecomunicazioni, compresi gli attacchi Volt Typhoon e Salt Typhoon in cui gli hacker cinesi hanno iniettato codice dannoso nelle infrastrutture statunitensi, hanno intensificato le richieste di ricostituzione del fondo.
Il disegno di legge include anche la creazione di un programma di hackathon del Dipartimento della Difesa (DOD) che si terrà quattro volte l’anno, nonché la ridistribuzione delle responsabilità all’interno delle organizzazioni informatiche. Il quartier generale congiunto per le reti DOD (JFHQ-DODIN) avrà la responsabilità di proteggere le reti del Pentagono in tutto il mondo, occupando una posizione paritaria con la Cyber National Mission Force.
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Il disegno di legge prevede inoltre di esplorare la possibilità di creare una Cyber Force americana separata. Tuttavia, il piano originale con scadenze e obiettivi chiari è stato modificato, in linea con la posizione del Pentagono, che si è opposto a questa iniziativa.
Il disegno di legge sull’intelligence incluso nella NDAA ha mantenuto lo status quo per quanto riguarda il Foreign Intelligence Act (FISA). La proposta del Senato di chiarire la definizione di “fornitore di servizi di comunicazione elettronica” non è stata approvata dalla Camera dei Rappresentanti a causa di disaccordi.
Il documento richiede inoltre al Dipartimento di Stato e al Direttore dell’intelligence nazionale di classificare le minacce ransomware alle infrastrutture critiche degli Stati Uniti. L’elenco degli “attori informatici stranieri ostili” comprende gruppi come LockBit, Conti e REvil.
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