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Rilasciato Hashr 2.0.1: Il Tool Gratuito del CERT-AGID per Proteggere i Sistemi della PA

Redazione RHC : 11 Novembre 2024 16:04

Il CERT-AGID ha recentemente rilasciato una nuova versione del tool hashr (v.2.0.1) come software libero e a codice aperto sotto licenza EUPL. Questo strumento, scaricabile gratuitamente dall’apposita pagina, è progettato per la ricerca di file malevoli all’interno di un filesystem confrontando i valori hash dei file riscontrati con una lista di impronte hash già note. 

Hashr può essere utilizzato con proprie liste di ricerca oppure, per le Pubbliche Amministrazione accreditate al feed IoC del CERT-AGID, con gli hash derivati dalle campagne malevole registrate che hanno un impatto sul territorio italiano.

Tutte le Pubbliche Amministrazioni possono accreditarsi al feed IoC del CERT-AGID per avere accesso a un flusso in tempo reale di Indicatori di Compromissione (IoC), che elenca e condivide dati su campagne malware e phishing rilevate nelle attività quotidiane di monitoraggio e prevenzione, come ad esempio gli indirizzi IP utilizzati per attività fraudolente, URL di siti malevoli, hash di file dannosi e altre informazioni. Tale servizio, offerto gratuitamente, è rivolto esclusivamente alle Pubbliche Amministrazioni.

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In sinergia con il Feed IoC, hashr consente di ricercare file con hash correlati a campagne malevole note o APT analizzati dal CERT-AGID, permettendo di identificare rapidamente i file compromessi. L’uso di hashr risulta particolarmente utile per indagini di sicurezza informatica, analisi forense e verifica dell’integrità dei file su filesystem di grandi dimensioni.

L’utilizzo combinato di hashr e del feed IoC aumenta significativamente la capacità di prevenire ed individuare minacce informatiche, incrementando la sicurezza complessiva delle infrastrutture digitali.

Questi due strumenti forniti da AGID costituiscono un’opportunità per le amministrazioni per migliorare la sicurezza dei propri sistemi IT, per adeguarsi, al contempo, alle indicazioni del Piano Triennale per l’Informatica 2024-2026 e per rafforzare la resilienza digitale complessiva della Pubblica Amministrazione.

Link utili:

Redazione
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