Luca Stivali : 7 Marzo 2025 07:57
Su BreachForum un utente dallo pseudonimo BoZar45, con un post pubblicato il 6 marzo 2025, proporne in vendita accessi VPN e amministrativi a firewall di aziende, enti governativi e militari. I prezzi variano da 100 a 1000 dollari, la discriminante? la geolocalizzazione e il tipo di accesso che si vuole acquisire.
Lo screenshot pubblicato nel post fa chiaramente riferimento ad un firewall Fortinet 600D.
L’accesso non autorizzato a firewall e VPN aziendali rappresenta una minaccia critica per la sicurezza informatica, poiché consente agli attaccanti di aggirare i meccanismi di protezione perimetrale e accedere direttamente alle risorse interne di un’organizzazione. Una VPN compromessa può permettere ai criminali informatici di muoversi lateralmente all’interno della rete, esfiltrare dati sensibili, distribuire malware o lanciare attacchi ransomware senza essere facilmente rilevati. Nel caso di firewall compromessi, un attaccante con privilegi amministrativi può disattivare le regole di sicurezza, reindirizzare il traffico o creare backdoor persistenti per garantire un accesso continuo alla rete bersaglio.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Questi accessi vengono spesso commercializzati dagli Initial Access Broker (IAB), figure chiave nell’ecosistema del cybercrimine. Gli IAB sono hacker specializzati nell’individuare e vendere punti di ingresso nelle reti aziendali, sfruttando vulnerabilità, credenziali compromesse o exploit zero-day. In molti casi, i loro clienti sono gruppi ransomware, che utilizzano questi accessi per distribuire il proprio malware all’interno delle infrastrutture vittime. Questo modello di business consente una netta separazione tra chi viola le reti e chi esegue gli attacchi finali, rendendo ancora più complessa l’attribuzione degli attacchi e l’interruzione delle attività malevole.
È possibile che i dati di accesso in vendita siano un subset di altre liste proposte gratuitamente di recente sempre su BreachForum? Un lavoro di verifica, catalogazione e suddivisione per nazione? Il dubbio sorge spontaneo ricostruendo alcuni post apparsi nell’ultimo periodo su BreachForum, in particolare:
Un altro scenario possibile potrebbe essere quello di una nuova collezione di accessi guadagnati scannerizzando la rete in cerca di target non aggiornati e vulnerabili alle recenti CVE riconosciute e documentate da Fortinet.
Per concludere è importante capire che ruolo giocano gli IAB (Initial Access Broker) nel panorama dell’underground, aprendo le porte a gruppi hacker che poi sfruttano questi accessi per portare a segno attacchi più importanti e potenzialmente devastanti.
La notizia è stata anticipata da politico.eu: a partire da maggio 2025, la Commissione von der Leyen revisionerà il GDPR introducendo semplificazioni. Certo, non sarebbe male pubblicare prim...
Oggi i bambini sono un po’ più al sicuro grazie ad una operazione di polizia coordinata da Europol che ha portato alla chiusura di Kidflix. Si tratta di una delle più grandi piattafor...
Uno degli autori di Flipper Zero, Pavel Zhovner, ha condiviso i dettagli su come stanno procedendo i lavori su una nuova versione del multi-strumento per hacker: Flipper One. Lo sviluppatore ha pubbli...
Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006