Redazione RHC : 1 Settembre 2024 10:34
I membri del gruppo di estorsione Play ha pubblicato sul loro sito web nelle darknet i dati presumibilmente rubati al produttore americano di chip Microchip Technology.
La settimana scorsa, Microchip Technology ha riferito che alcuni dei suoi impianti di produzione sono stati danneggiati da un attacco informatico. L’azienda ha circa 123.000 clienti in una varietà di settori, tra cui industriale, automobilistico, di consumo, aerospaziale e della difesa, delle comunicazioni e dell’informatica.
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program!
Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
A causa dell’incidente, alcuni siti produttivi di Microchip Technology non funzionavano a pieno regime, il che ha influito negativamente sulla capacità dell’azienda di evadere gli ordini. Inoltre, Microchip Technology ha dovuto adottare misure per risolvere la situazione, ovvero disattivare e isolare alcuni dei sistemi interessati dall’hacking.
La settimana scorsa non si sapeva chi ci fosse dietro l’attacco, ma ora il gruppo di hacker Play ha pubblicato informazioni sull’hacking di Microchip Technology sul suo sito web underground e il 29 agosto gli hacker hanno iniziato a pubblicare dati presumibilmente rubati all’azienda.
Gli aggressori hanno già reso pubblici più di 5 GB di archivi, che presumibilmente contengono informazioni personali, documenti d’identità e documenti relativi a clienti, budget, contabilità, stipendi, contratti e tasse di Microchip Technology.
Gli aggressori affermano che si tratta solo di una parte dei file rubati e intendono rilasciare il resto dei dati se l’azienda si rifiuta di pagare il riscatto.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.