Redazione RHC : 8 Aprile 2021 13:35
Dopo gli attacchi Solarwind ed Exchange, con queste crescenti capacità offensive, possiamo continuare a giocare su questo percorso di confronto?
Possiamo giocare a questo gioco spericolato da “pollo informatico” senza subire conseguenze devastanti?
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on) Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy? Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on) Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
![]()
Supporta RHC attraverso:
- L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
- Ascoltando i nostri Podcast
- Seguendo RHC su WhatsApp
- Seguendo RHC su Telegram
- Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Le capacità cyber-offensive possono portare inavvertitamente ad un attacco che ha conseguenze fisiche e, quindi ad una guerra fisica?
Gli Stati Uniti e i loro alleati della #NATO hanno rifiutato nel tempo, qualsiasi tentativo nell’ambito delle Nazioni Unite di vietare le armi cibernetiche.
#Russia, #Cina e molti altri paesi hanno cercato di avviare un processo con le Nazioni Unite per discutere un trattato di pace cibernetico.
Nel 2009, la Russia ha proposto un trattato sul modello della Convenzione sulle armi chimiche che vieterebbe le armi cibernetiche, un appello ripetuto alle Nazioni Unite.
Gli Stati Uniti lo hanno rifiutato ogni volta, sostenendo invece che ogni paese dovrebbe accettare il Tallinn Manual. Il Manuale di Tallinn è uno studio accademico non vincolante sponsorizzato da un gruppo di paesi della NATO su come il diritto internazionale dovrebbe interpretare il #cyberspace.
Non richiede il divieto dei #cyberweapons, ma definisce solo cosa sia un’arma cibernetica e dove il suo utilizzo violerebbe il diritto internazionale. Chiaramente, il Manuale è ben diverso da un trattato di mantenimento della “pace informatica” e sul divieto delle armi cibernetiche.
Le minacce alla sicurezza informatica stanno emergendo come una delle sfide più serie del 21 ° secolo.
Russi e cinesi non sono gli unici a promuovere un trattato di pace cibernetico, o almeno negoziati su cose da fare e da non fare nell’era cibernetica. Con la fuga degli strumenti della NSA su Internet e sulla scia degli attacchi ransomware WannaCry, anche i giganti della tecnologia quali Microsoft, hanno iniziato a parlare di national-state (leggi: la NSA in questo caso) che accumulano e sfruttano le vulnerabilità dei sistemi informatici.
La realtà che gli Stati Uniti rifiutano di accettare che non sono più l’ unico cyber national state.
Un rapporto chiamato “National Cyber Power Index 2020” del Belfer Center for Science and International Affairs della Harvard Kennedy School ha classificato il potere cibernetico dei paesi in base alle capacità offensive e difensive.
Sebbene gli Stati Uniti siano ancora protagonisti, la Cina è al secondo posto e sta recuperando rapidamente. Russia, Regno Unito e altri sono ancora a una certa distanza.
Con i sistemi informatici e le reti alla base dell’infrastruttura globale, i rischi delle armi cibernetiche per il mondo sono più grandi che mai.
Se non lavoriamo per la pace cibernetica, inevitabilmente cederemo a un rovinoso scambio cibernetico e possibilmente alla frammentazione di Internet globale con confini molto rigidi. La Runet ne è un esempio.
È fondamentale non entrare nel territorio ancora più pericoloso di una guerra calda che può iniziare oggi facilmente da una guerra informatica.
https://www.pressenza.com/2021/04/why-the-u-s-shouldnt-play-games-with-cyberwarfare-as-its-power-declines/
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...
Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Una telefonata da un numero italiano. Una voce registrata che informa circa la ricezione del curriculm vitae e invita a salvare il numero e scrivere su WhatsApp per parlare di un’offerta di lav...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006