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Per la serie Black Hat Hacker, oggi parliamo di George Hotz.

Redazione RHC : 6 Maggio 2020 08:11

Sebbene non si possa definire un vero Black Hacker, molti ricorderanno George #Hotz (o meglio conosciuto come #GeoHot), come un ragazzo prodigio che a soli diciassette anni riuscì ad effettuare nell’estate del 2007 il primo #jailbreak sull’#iPhone.

Il giovane #hacker ha dato il via ad una vera e propria battaglia informatica contro la Apple che vule che i suoi terminali siano chiusi, ma questa storia nacque così, nell’estate del 2007, quando Apple rilasciò l’iPhone, in una partnership esclusiva con AT&T.

George, all’epoca diciassettenne del New Jersey, era un abbonato a T-Mobile ma voleva un iPhone che effettuasse chiamate usando la rete a cui si era sottoscritto, perciò decise di #hackerare il telefono.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


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    Dopo settimane di ricerca con altri hacker online, Hotz ha realizzato che far credere al dispositivo che un chip fosse stato rimosso, sarebbe stata la carta vincente.

    Usando un cacciavite Phillips per occhiali per rimuovere le viti nel retro del telefono ed inserendo un plettro, è riuscito a trovare il suo obiettivo: il processore della #baseband, il chip che regola gli operatori con cui l’iPhone può “interagire”. Successivamente, #saldando un filo con un po’ di voltaggio su questo chip, ha scombinato il codice, portando quindi il telefono sotto il suo totale controllo.

    #hacking #hackers #prodigi #Redhotcyber

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/George_Hotz

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