Redazione RHC : 28 Ottobre 2022 20:38
È ora disponibile un codice exploit proof-of-concept per una vulnerabilità RCE (Remote Code Execution) in pre-auth che consente agli aggressori di eseguire codice arbitrario da remoto con privilegi di root su dispositivi Cloud Foundation e NSX Manager privi di patch.
Il difetto (CVE-2021-39144) è nella libreria open-source XStream utilizzata dai due prodotti VMware ed è stato assegnato un punteggio di base CVSSv3 quasi massimo di 9,8 su 10 da VMware.
Gli attori delle minacce non autenticati, possono sfruttare da remoto questo bug per effettuare attacchi a bassa complessità che non richiedono l’interazione dell’utente.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program!
Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
VMware ha già rilasciato gli aggiornamenti di sicurezza per risolvere il difetto CVE-2021-39144 segnalato da Sina Kheirkhah di MDSec e Steven Seeley di Source Incite martedì.
Inoltre, a causa della gravità del problema, l’azienda ha anche fornito patch per alcuni prodotti fuori supporto.
Lo stesso giorno, Kheirkhah ha anche pubblicato il codice exploit proof-of-concept (PoC) e un’analisi tecnica della vulnerabilità sul blog di Seeley.
“Un utente malintenzionato può inviare un payload appositamente predisposto con un proxy dinamico e attivare l’esecuzione di codice remoto nel contesto di root”
ha spiegato il ricercatore di sicurezza.
VMware ha anche condiviso una soluzione temporanea per gli amministratori che non possono distribuire immediatamente gli aggiornamenti di sicurezza per applicare patch sui propri dispositivi.
In base ai passaggi descritti in un documento di supporto separato, gli amministratori devono accedere a ciascuna macchina virtuale di gestione SDDC nel proprio ambiente Cloud Foundation tramite SSH e sudo all’account root.
Successivamente, devono aggiornare la libreria XStream alla versione 1.4.19 applicando una hot patch NSX per vSphere (NSX-V) per rimuovere il vettore di attacco.
Negli ultimi giorni, il collettivo hacktivista italiano Anonymous Italia ha risposto agli attacchi informatici sferrati dal gruppo filorusso NoName057(16) colpendo una serie di obiettivi russi. Gli at...
Gruppo di ricerca MASSGRAVE ha presentato un Exploit chiamato TSforge che consente di attivare qualsiasi versione di Windows a partire da Windows 7, nonché tutte le edizioni di Microsof...
Su BreachForum un utente dallo pseudonimo EDRVendor ha venduto, dopo poche ore dall’annuncio, l’accesso ad una cassetta postale della polizia di stato italiana. Oltre alla mail viene off...
Team di intelligence sulle minacce di Google ha reso pubblica l’informazione sul gruppo di hacker Triplestrength, finora sconosciuto, attivo dal 2020. Il gruppo è composto da poc...
I canali Telegram degli hacker filorussi di NoName057(16) sono stati eliminati da telegram. Ma subito gli attivisti ricreano nuovi canali marchiati con il suffisso “reborn“. Ma...
Copyright @ 2003 – 2024 REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006