fbpx
Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Operazione Serengeti in Africa: 1.000 hacker criminali arrestati e 193 milioni di dollari di danni!

Redazione RHC : 28 Novembre 2024 11:55

Le forze dell’ordine africane hanno annunciato l’operazione Serengeti, durante la quale sono state arrestate più di 1.000 persone sospettate di coinvolgimento in attività di criminalità informatica. L’importo totale del danno finanziario causato è stimato a 193 milioni di dollari.

L’operazione è stata coordinata da Interpol e Afripol ed è stata effettuata tra il 2 settembre e il 31 ottobre 2024. È stato riferito che il Serengeti “prendeva di mira principalmente i criminali associati a ransomware, attacchi BEC (compromissione della posta elettronica aziendale), estorsione digitale e frode online”.

Distrutte 134.089 infrastrutture informatiche

In totale, le autorità di 19 paesi africani hanno arrestato 1.006 sospetti e distrutto 134.089 infrastrutture e reti dannose, sulla base delle informazioni operative fornite loro da partner di società di sicurezza informatica come Cybercrime Atlas, Fortinet, Group-IB, Kaspersky Lab, Team Cymru, Trend Micro e la sicurezza di Uppsala.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Gli investigatori hanno scoperto che i sospettati e le loro infrastrutture erano collegati ad almeno 35.224 vittime identificate che hanno perso circa 193 milioni di dollari a causa di vari attacchi di hacking e frode. Durante l’operazione Serengeti, le vittime riuscirono a recuperare circa 44 milioni di dollari.

Una vasta operazione che copre tutta l’Africa

Le forze dell’ordine in regioni specifiche riferiscono che le seguenti azioni sono il risultato del Serengeti.

  • Kenya : risolto un caso di frode con carta di credito che comportava perdite per 8,6 milioni di dollari. I fondi sono stati rubati utilizzando script fraudolenti e reindirizzati tramite il sistema SWIFT ad aziende negli Emirati Arabi Uniti, Nigeria e Cina. Sono state effettuate circa due dozzine di arresti.
  • Senegal : Scoperto uno schema Ponzi che ha coinvolto 1.811 vittime che hanno perso circa sei milioni di dollari. Sono state sequestrate più di 900 carte SIM, 11.000 dollari in contanti, telefoni, computer portatili e carte d’identità delle vittime. Otto persone sono state arrestate (tra cui cinque cittadini cinesi).
  • Nigeria : un uomo è stato arrestato per aver gestito una truffa sugli investimenti online e aver guadagnato 300.000 dollari con false promesse di criptovalute.
  • Camerun: è stata smascherata una truffa di network marketing che ha coinvolto vittime provenienti da sette paesi. Alle vittime era stato promesso un lavoro, ma alla fine sono state tenute prigioniere e costrette a reclutare altre persone per essere rilasciate. Il gruppo ha raccolto almeno 150.000 dollari in quote associative.
  • Angola: sono state interrotte le attività di un gruppo internazionale che gestisce un casinò virtuale a Luanda. Centinaia di persone sono state ingannate con promesse di vincite in cambio dell’attrazione di nuovi membri. Sono stati effettuati 150 arresti, sequestrati 200 computer e più di 100 telefoni cellulari.

All’operazione Serengeti hanno preso parte anche Algeria, Benin, Costa d’Avorio, RDC, Gabon, Ghana, Mauritius, Mozambico, Ruanda, Sud Africa, Tanzania, Tunisia, Zambia e Zimbabwe.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Articoli in evidenza

Anonymous Italia risponde agli attacchi di NoName057(16). Deface contro siti russi!

Negli ultimi giorni, il collettivo hacktivista italiano Anonymous Italia ha risposto agli attacchi informatici sferrati dal gruppo filorusso NoName057(16) colpendo una serie di obiettivi russi. Gli at...

Windows sotto scacco: scoperta una vulnerabilità che bypassa tutte le attivazioni!

Gruppo di ricerca MASSGRAVE ha presentato un Exploit chiamato TSforge che consente di attivare qualsiasi versione di Windows a partire da Windows 7, nonché tutte le edizioni di Microsof...

220$ per entrare nella Polizia di Stato Italiana: l’inquietante offerta di EDRVendor

Su BreachForum un utente dallo pseudonimo EDRVendor ha venduto, dopo poche ore dall’annuncio, l’accesso ad una cassetta postale della polizia di stato italiana. Oltre alla mail viene off...

Google Scopre Triplestrength: il gruppo Ransomware che colpisce il Cloud per estrarre Criptovalute

Team di intelligence sulle minacce di Google ha reso pubblica l’informazione sul gruppo di hacker Triplestrength, finora sconosciuto, attivo dal 2020. Il gruppo è composto da poc...

NoName057(16) Cancellato da Telegram! Ma subito il “Reborn” Con Attacchi DDoS All’Italia!

I canali Telegram degli hacker filorussi di NoName057(16) sono stati eliminati da telegram. Ma subito gli attivisti ricreano nuovi canali marchiati con il suffisso “reborn“. Ma...