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OpenAI alla ricerca di trilioni di dollari: il piano di Altman per rivoluzionare l’industria dei semiconduttori

Redazione RHC : 16 Febbraio 2024 12:55

Il CEO di OpenAI, Sam Altman, sta cercando di attrarre trilioni di dollari in investimenti. La manovra è stata varata per rivoluzionare l’industria globale dei semiconduttori, riporta il Wall Street Journal .

Altman ha discusso a lungo la questione della domanda e dell’offerta di chip di intelligenza artificiale. Molti dei principali attori dell’intelligenza artificiale ne hanno bisogno, ma ce n’è una carenza, che limita la crescita di OpenAI. Secondo il Wall Street Journal, sta considerando un progetto che aumenterebbe la capacità di produzione globale di chip. Infatti risulta in trattative con diversi investitori, tra cui il governo degli Emirati Arabi Uniti. Per realizzare questo progetto, Altman potrebbe aver bisogno dai 5 ai 7 trilioni di dollari.

Altman: “il mondo abbia bisogno di più infrastrutture IA”

Mercoledì, Altman ha scritto su X che OpenAI ritiene che “il mondo abbia bisogno di più infrastrutture IA (capacità di produzione, energia, data center, ecc.). Rispetto a quelle che le persone intendono costruire ora”. Ha aggiunto che “la costruzione di un’infrastruttura IA su larga scala e di una solida catena di approvvigionamento è fondamentale per la competitività economica”. Ha detto anche che OpenAI cercherà di aiutare tutto questo.

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La notizia fa seguito ad alcune polemiche riguardanti le precedenti iniziative e investimenti di Altman nel settore dei chip. Poco prima che Altman venisse sospeso dalla carica di CEO di OpenAI, avrebbe cercato miliardi di dollari per una nuova e mai formata impresa di chip. Il nome in codice dell’azienda era “Tigris” dove per cercare investimenti era volato in Medio Oriente.

Nel 2018, Altman ha investito personalmente nella startup di chip AI Rain Neuromorphics. L’azienda è stiuata vicino al quartier generale di OpenAI a San Francisco. Nel 2019 OpenAI ha firmato una lettera di intenti per spendere 51 milioni di dollari in chip Rain. A dicembre, gli Stati Uniti hanno costretto una società di venture capital sostenuta da Saudi Aramco a vendere la sua partecipazione in Rain.

Nvidia ha guadagnato molto durante il boom dell’intelligenza artificiale generativa lo scorso anno, triplicando la sua capitalizzazione di mercato nel 2023. Le GPU dell’azienda vengono utilizzate per eseguire modelli linguistici di grandi dimensioni realizzati da OpenAI, Alphabet, Meta. Inoltre vengono utilizzate da un numero crescente di startup ben finanziate, tutte in lizza per una quota del mercato dell’intelligenza artificiale generativa.

Nvidia controlla attualmente circa l’80% del mercato dei chip AI con una capitalizzazione di mercato attuale di circa 1,72 trilioni di dollari. Non risulta lontano dai giganti della tecnologia come Amazon e Alphabet. Altman potrebbe voler cambiare la situazione.

Altman e la filosofia verso l’innovazione

Nel novembre 2022, con il lancio del ChatGPT di OpenAI, l’azienda aveva a disposizione un numero limitato di GPU e potenza di calcolo. Volevano posizionarsi principalmente come sviluppatore di strumenti per programmatori e imprese. Nel contesto del rilascio di ChatGPT, il COO Brad Lightcup ha osservato che Altman ha spinto per la sperimentazione. E’ convinto che la comunicazione basata su testo con l’intelligenza artificiale è particolarmente preziosa e può creare una connessione più profonda.

La mossa ha dato i suoi frutti. ChatGPT ha stabilito record come l’app consumer in più rapida crescita nella storia e ora conta più di 100 milioni di utenti attivi settimanali. Viene utilizzata da oltre il 92% delle aziende Fortune 500, secondo OpenAI.

Lo scorso novembre, il consiglio di amministrazione di OpenAI ha rimosso Altman, provocando le dimissioni, o minacce di dimissioni, inclusa una lettera aperta firmata praticamente da ogni dipendente di OpenAI e l’indignazione degli investitori, inclusa Microsoft. Nel giro di una settimana Altman tornò in azienda. Da allora OpenAI ha annunciato un nuovo consiglio di amministrazione che comprende l’ex copresidente di Salesforce Bret Taylor, l’ex segretario al Tesoro Larry Summers e il CEO di Quora Adam D’Angelo. Microsoft ha ricevuto una posizione di osservatore senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione e la società prevede ancora di aggiungere altri posti.

Redazione
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