Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Microsoft OneDrive è un ricettacolo di malware.

Redazione RHC : 24 Ottobre 2021 18:38

Il noto esperto di sicurezza informatica Kevin Beaumont, che ha lavorato in Microsoft come analista delle minacce (da giugno 2020 ad aprile 2021), ha criticato l’azienda per non aver combattuto l’abuso di OneDrive e Office 365.

Iscriviti GRATIS alla RHC Conference 2025 (Venerdì 9 maggio 2025)

Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.

La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.

Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Questo a causa del fatto è che i servizi Microsoft sono costantemente utilizzati per l’hosting dei malware. Infatti, vengono utilizzati account OneDrive, che potrebbero essere stati creati appositamente a tale scopo o rubati da utenti legittimi.

È anche comune vedere malware ospitato su account aziendali di Office 365 che sono stati precedentemente compromessi.

Tutto è iniziato con un recente rapporto di un esperto di sicurezza delle informazioni noto come TheAnalyst. Ha scritto che gli operatori di malware BazarLoader inseriscono il loro malware in Microsoft OneDrive e si chiedeva: se Microsoft è in qualche modo responsabile di quello che viene inserito intenzionalmente all’interno di OneDrive, come una infezione da BazarLoader?” .


BazarLoader cerca di indurre i destinatari ad aprire un collegamento trojan.

In questo caso, si trattava di un file ISO contenente una DLL dannosa con un’etichetta fuorviante chiamata “Documenti”. Il lancio di tale malware di solito terminava con un attacco ransomware Conti.

In un rapporto sulle legittime affermazioni di TheAnalyst su Twitter, Beaumont ha risposto come segue:

“È divertente, in MS abbiamo creato un sistema per informare Google Drive della presenza di BazarLoader per bloccare tali collegamenti, motivo per cui è successo così rapidamente (letteralmente in pochi minuti). Ora gli aggressori si sono trasferiti nell’infrastruttura Microsoft che dispone di questo sistema, ma non può costringere Office ad eliminare i file.La documentazione Microsoft consiglia specificamente di consentire ad alcuni dei domini in questione di impedire alle soluzioni di sicurezza di convalidare il contenuto”.

Beaumont aggiunge anche :

“Microsoft non ha il diritto di pubblicizzarsi come leader nella sicurezza, impiegando 8.000 addetti alla sicurezza e gestendo trilioni di segnali, a meno che non siano in grado di impedire lo sfruttamento diretto della propria piattaforma Office365 per eseguire il ransomware Conti e OneDrive è stato abusato per anni.”

Vale la pena dire che il sito URLhaus, sostenuto dal progetto svizzero abuse.ch dell’Istituto di sicurezza informatica e ingegneria dell’Università di Berna, mantiene statistiche che confermano le parole degli esperti.

Pertanto, secondo i dati più recenti, Microsoft mostra il peggior tempo di risposta al malware tra i primi 10 siti che ospitano gli URL più dannosi.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Ma quale Agenda 2030! 9 reattori nucleari per un chatbot è l’altra faccia dell’intelligenza artificiale

Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...

25 Aprile: Dalla Resistenza alla Cyber Resistenza – Difendiamo la Libertà Digitale

Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...

Le Action Figure della Cyber Security. Red Hot Cyber lancia la serie “Chiama Ammiocuggino!”

In un mondo dove ogni giorno si registrano migliaia di attacchi informatici, molte aziende continuano a sottovalutare l’importanza della cybersecurity, affidandosi a “sedicenti esperti&#...

GPT-4 scrive un exploit prima del PoC pubblico. La corsa alla Patch non è mai stata così essenziale

AI, AI e ancora AI. E sembra che l’intelligenza artificiale giorno dopo giorno ci porti innovazioni sia come difesa ma soprattutto, come attacco. L’intelligenza artificiale è gi...

HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel

Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...