Luca Galuppi : 18 Febbraio 2025 10:12
Microsoft ha annunciato la rimozione della funzione Location History da Windows 10 e 11, eliminando di fatto la possibilità per le applicazioni di accedere alla cronologia delle posizioni del dispositivo. Una decisione che solleva interrogativi nel mondo della cybersecurity: una mossa per rafforzare la privacy o un cambiamento che potrebbe influenzare la sicurezza e la forensic analysis?
La funzione Location History consentiva ad applicazioni come Cortana di accedere alla posizione del dispositivo registrata nelle ultime 24 ore. Con la sua rimozione, questi dati non verranno più salvati localmente e l’opzione sparirà dalle impostazioni di Windows (Privacy & Security > Location).
Microsoft ha dichiarato: “Stiamo deprecando e rimuovendo la funzione Location History, un’API che permetteva a Cortana di accedere alle ultime 24 ore di cronologia delle posizioni del dispositivo quando la localizzazione era abilitata.”
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
L’API Geolocator.GetGeopositionHistoryAsync, che permetteva l’accesso ai dati memorizzati localmente, verrà dismessa. Ciò significa che le app non potranno più recuperare automaticamente le posizioni passate del dispositivo, eliminando un potenziale vettore di attacco ma anche uno strumento di monitoraggio.
Questa decisione si inserisce in un trend più ampio di maggiore attenzione alla privacy, seguendo normative come GDPR e CCPA, che impongono restrizioni più severe sulla raccolta e conservazione dei dati personali. Tuttavia, la rimozione di questa funzione potrebbe avere effetti collaterali imprevisti:
Microsoft consiglia agli sviluppatori di rivedere le proprie applicazioni e migrare verso nuove soluzioni che non dipendano dalla funzione obsoleta. Per gli utenti, invece, il consiglio è:
Se da una parte Microsoft si allinea alla crescente richiesta di maggiore privacy e controllo sui dati, dall’altra questa rimozione potrebbe creare disagi a chi sfruttava la cronologia delle posizioni per funzioni avanzate, costringendo sviluppatori e aziende a ripensare le proprie strategie. Sarà interessante vedere quali soluzioni alternative emergeranno per colmare questo vuoto.
In un mondo digitale sempre più complesso e minaccioso, la vera sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra tutela della privacy e capacità di difesa dalle minacce informatiche, senza compromettere né la sicurezza né l’innovazione.
Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...
La Cina introdurrà corsi di intelligenza artificiale per gli studenti delle scuole primarie e secondarie questo autunno. L’iniziativa prevede che i bambini a partire dai sei anni imparino ...
L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...
Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...
Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006