Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Microsoft 365 sotto attacco: brute-force ad alta velocità con FastHTTP

Luca Galuppi : 15 Gennaio 2025 16:40

Gli attacchi informatici stanno evolvendo con una rapidità impressionante, e i criminali informatici continuano a trovare modi innovativi per aggirare le difese. Recentemente, è stata scoperta una nuova campagna che sfrutta la libreria FastHTTP per eseguire attacchi brute-force ad alta velocità contro account Microsoft 365 in tutto il mondo.

L’attacco: brute-force e MFA Fatigue

Gli attacchi, identificati dalla società di incident response SpearTip, hanno preso il via il 6 gennaio 2024 e mirano agli endpoint dell’API di Azure Active Directory Graph. Utilizzando FastHTTP, una libreria Go progettata per massimizzare l’efficienza e la velocità nella gestione delle richieste HTTP, i cybercriminali automatizzano tentativi di login non autorizzati con un tasso di successo inquietante: quasi il 10% dei tentativi porta a un takeover dell’account.

Oltre al brute-force, la campagna utilizza anche attacchi di MFA fatigue, bombardando gli utenti con richieste di autenticazione multi-fattore fino a indurli a concedere l’accesso.

Origini e numeri della campagna

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Secondo SpearTip, la maggior parte del traffico malevolo proviene dal Brasile (65%), seguito da Turchia, Argentina, Uzbekistan, Pakistan e Iraq. I numeri sono impressionanti:

    • 41.5% degli attacchi fallisce.
    • 21% provoca il blocco dell’account.
    • 17.7% viene respinto per violazioni delle policy di accesso.
    • 10% è protetto da MFA.

    Tuttavia, resta quel preoccupante 9.7% di successo, che mette a rischio dati sensibili, proprietà intellettuale e la continuità operativa delle aziende.

    Difendersi: rilevamento e contromisure

    Per contrastare questa minaccia, SpearTip ha fornito un PowerShell script per rilevare la presenza dello user agent FastHTTP nei log di audit. Inoltre, gli amministratori possono verificare manualmente i tentativi sospetti nel portale Azure seguendo questi passaggi:

    1. Accedere al portale di Azure.
    2. Navigare su Microsoft Entra ID → Utenti → Log degli accessi.
    3. Applicare il filtro: Client app: “Other Clients”.

    Se viene individuata attività malevola, le azioni consigliate includono:

    • Terminare immediatamente le sessioni utente e reimpostare tutte le credenziali.
    • Verificare e rimuovere eventuali dispositivi MFA non autorizzati.
    • Consultare gli indicatori di compromissione (IoC) pubblicati nel rapporto di SpearTip.

    Conclusione

    Gli attacchi contro Microsoft 365 rappresentano una minaccia concreta per le aziende, con conseguenze devastanti: esposizione di dati riservati, furto di proprietà intellettuale e danni alla reputazione. Questa campagna dimostra quanto sia essenziale adottare un approccio proattivo alla sicurezza, combinando tecnologie avanzate e una costante attenzione ai segnali di compromissione.

    Di fronte alla velocità con cui si evolvono queste minacce, è fondamentale rispondere con tempestività e decisione.

    Luca Galuppi
    Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.
    Visita il sito web dell'autore

    Articoli in evidenza

    DarkLab intervista HellCat Ransomware! La chiave è “assicurarsi che tutti comprendano la cybersecurity”

    Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...

    X/Twitter nel Caos! Un Threat Actors pubblica 2.8 Miliardi di Account Compromessi

    Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...

    Signal è abbastanza sicuro per la CIA e per il CISA. Lo è anche per te?

    Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...

    Addio alle password! La rivoluzione della sicurezza informatica è già iniziata

    Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...

    Alla scoperta della Pseudonimizzazione: Tra definizione e valore giuridico

    La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...