Redazione RHC : 5 Maggio 2024 21:56
Come avevamo riportato a fine Febbraio, l’operazione denominata “Cronos” era riuscita a impossessarsi del Data Leak SIte (DLS) della cyber gang più conosciuta di sempre Lockbit. Abbiamo assistito ad un “countdown” che sembrava una parodia alle gesta della gang che ha riportato giorno dopo giorno delle informazioni, anche se molti si aspettavano molto di più da questa operazione.
La cyber gang Lockbit intanto aveva immediatamente riaperto un nuovo sito underground dopo che le forze dell’ordine si erano impossessate di parte dell’infrastruttura.
Ma sembra che ora ci risiamo.
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Infatti il nuovo sito di LockBit poco fa ha cambiato aspetto ed è resuscitato il vacchio sito installato dalle forze dell’ordine con un nuovo “countdown” fissato ad un giorno. Che cosa sta succedendo?
Sembrerebbe che quanto presente sul sito sia un copia ed incolla rivisto della precedente interferenza nelle operazioni di Lockbit da parte delle forze dell’ordine, anche se un nodo dell’infrastruttura risulta ancora funzionante.
Si tratta dell’ultimo capitolo della saga su Lockbit da parte delle Forze dell’ordine oppure di un Exit, come fatto da BlackCat qualche tempo fa?
Al momento sul sito della National Crime Agency (NCA) e dell’Interpol non è presente alcun comunicato stampa e questo è un indicatore che qualcosa di strano vola nell’aria. Va da se che le informazioni arriveranno il 07-05-2024 alle 14:00:00 UTC e probabilmente questa volta non rimarremo delusi.
Stiamo preparando un articolo che pubblicheremo domani su ulteriori analisi di questa nuova vicenda che si evolverà nella notte. Intanto vi lasciamo con una breve storia di LockBit, la cyber gang ransomware più conosciuta di sempre.
Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.
Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.
Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:
LockBit è una cyber gang criminale che adotta il modello ransomware-as-a-service (RaaS), anche se la sua struttura presenta variazioni che la differenziano da un tipico modello di affiliazione.
LockBit ransomware è un malware progettato per bloccare l’accesso degli utenti ai sistemi informatici in cambio di un pagamento di riscatto. Questo ransomware viene utilizzato per attacchi altamente mirati contro aziende e altre organizzazioni e gli “affiliati” di LockBit, hanno lasciato il segno minacciando le organizzazioni di tutto il mondo di ogni ordine e grado.
Si tratta del modello ransomware-as-a-service (RaaS) dove gli affiliati depositano del denaro per l’uso di attacchi personalizzati su commissione e traggono profitto da un quadro di affiliazione. I pagamenti del riscatto sono divisi tra il team di sviluppatori LockBit e gli affiliati attaccanti, che ricevono fino a ¾ dei fondi del riscatto.
E’ considerato da molte autorità parte della famiglia di malware “LockerGoga & MegaCortex”. Ciò significa semplicemente che condivide i comportamenti con queste forme consolidate di ransomware mirato ed ha il potere di auto-propagarsi una volta eseguito all’interno di una rete informatica.
LockBit è una cyber gang che restite da molto tempo nel mercato delle affiliazioni RaaS rinnovandosi costantemente. Ha iniziato le sue operazioni a settembre 2019 chiamandosi ABCD per poi cambiare il suo nome in Lockbit. Successivamente il marchio è stato rinominato in LockBit 2.0 apportando diverse novità e a giugno 2021, sono stati apportati dei cambiamenti introducendo la piattaforma Lockbit 3.0.
LockBit 3.0 introduce diverse novità, come una piattaforma di bug-hunting relativa alle infrastrutture utilizzate dalla gang, l’acquisto di criptovaluta, una nuova sezione per gli affiliati e ulteriori modi per monetizzare che possono essere sintetizzate in:
Ovviamente il costo per ogni tipologia di “servizio” è differente e si può pagare in Bitcoin o in Monero.
Lockbit, ha già colpito numerose organizzazioni sia pubbliche che private in Italia, in tutte e tre le varianti ransomware rilevate.
Facendo riferimento alle organizzazioni private delle quali abbiamo parlato su Red Hot Cyber troviamo:
Invece per quanto concerne le azienda pubbliche abbiamo:
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.
Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.