Redazione RHC : 9 Ottobre 2022 08:29
Con questa decisione, l’ex capo della sicurezza informatica di UBER Joe Sullivan, sarà il primo dirigente ad essere accusato penalmente di pirateria informatica.
Sullivan, è stato dichiarato colpevole da una giuria di San Francisco, negli Stati Uniti (USA) di atti criminali per non aver denunciato alle autorità un incidente di sicurezza informatica.
Si tratta della famosa violazione dei dati del 2016, dove Uber l’ha rivelata al pubblico solo un anno dopo.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
La divulgazione pubblica delle violazioni della sicurezza è richiesta dalla legislazione di molti stati degli Stati Uniti impongono che le notifiche debbano essere effettuate nel modo più appropriato e senza ritardi innaturali.
Ma Sullivan ha nascosto la massiccia violazione dei dati alla Federal Trade Commission (FTC) che ha indagato sulla società per una violazione diversa.
La giuria, composta da sei uomini e sei donne, ha negoziato per 19 ore. Hanno ritenuto Sullivan colpevole dell’accusa di aver ostacolato le indagini della FTC. Inoltre, ha agito per nascondere il crimine alle autorità.
“Sullivan ha nascosto le violazioni dei dati alla Federal Trade Commission (FTC) e ha adottando misure per impedire l’arresto dei criminali informatici”
ha affermato Stephanie Hinds, avvocato del distretto settentrionale della California, USA.
Sullivan ha rifiutato di commentare, ma uno dei suoi avvocati, David Angeli, ha detto:
“Anche se siamo chiaramente in disaccordo con la decisione della giuria, apprezziamo la loro dedizione e gli sforzi in questo caso. L’unico focus su Sullivan inerente a questo incidente e durante la sua famosa carriera, è che ha garantito la sicurezza dei dati personali su Internet”.
Questo caso è iniziato quando Sullivan ha appreso per la prima volta di una seconda violazione dei dati che ha colpito 57 milioni di passeggeri e conducenti. Ha mascherato attività illegali pagando gli hacker attraverso un programma di ricompensa dei bug di Uber.
Negli Stati Uniti è stata individuata una nuova frode: i criminali inviano false richieste di riscatto via posta per conto del gruppo BianLian. Le buste indicano che il mittente è “BI...
I team Managed XDR e Incident Response di Trend Micro hanno recentemente scoperto campagne coordinate dai gruppi ransomware Black Basta e Cactus che utilizzano una variante condivisa del malware BackC...
La società Broadcom ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per risolvere tre vulnerabilità attivamente sfruttate nei prodotti VMware ESXi, Workstation e Fusion che potrebbero causare ...
Il ransomware continua a rappresentare una delle minacce più pervasive e dannose nel panorama della cybersecurity globale. Secondo il report “DarkMirror” di DarkLab, relativo al sec...
Tra tutte le vulnerabilità la più temuta per le vittime e la più ricercata per gli aggressori è la remote code execution, tristemente nota RCE. Questa vulnerabilità permette d...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006