Redazione RHC : 16 Gennaio 2022 20:58
Autore: 5ar0m4n
Data pubblicazione: 2/01/2022
Anna Chapman, è stato un agente dell’intelligence russa che venne arrestata con l’accusa di lavorare come spia per il governo di Mosca, a giugno del 2010 quando viveva a New York.
La Chapman si è dichiarata colpevole ed è stata estradata in Russia nel luglio 2010, nel più grande affare di scambio di spie dal 1986. Il suo bell’aspetto ha reso Chapman al centro dei riflettori dei media, e al suo ritorno in Russia ha posato per una rivista maschile oltre ad essere ospite di programmi televisivi.
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In questo articolo scopriremo perché i media definiscono Anna Chapman un “hacker”, e siccome l’essere hacker è un appellativo che può essere riconosciuto solo dagli altri, abbiamo approfondito la cosa.
Anna Chapman (nome da nubile Anna Vasilyevna Kushchenko (in russo: А́нна Васи́льевна Кущенко) è nata a Volgograd il 23 febbraio del 1982. SI tratta di una città della Russia di circa un milione di abitanti.
Suo padre era un alto funzionario del KGB impiegato presso l’ ambasciata sovietica a Nairobi , in Kenya. La casa della famiglia si trova nel distretto sudoccidentale di Ramenki, un tempo distretto d’élite per funzionari del KGB, diplomatici di medio rango e ufficiali dell’esercito. Secondo Komsomolskaya Pravda, Kushchenko. il padre occupava una posizione di rilievo presso il ministero noto con la sigla russa MID (affari esteri). Secondo il suo ex marito, Anna ha conseguito un master in economia con lode presso l’ Università di Mosca. Secondo altre fonti, si è laureata alla Peoples’ Friendship University of Russia.
Anna Kushchenko incontrò Alex Chapman ad un rave party dei Docklands di Londra nel 2001. Si sposarono poco dopo a Mosca e ottenne la cittadinanza e un passaporto britannico, oltre a quella nativo russo.
Nel 2003 o 2004, Anna Chapman si trasferì a Londra dove ha lavorato presso NetJets, Barclays e presumibilmente in alcune altre società per brevi periodi.
Anna e Alex Chapman divorziarono nel 2006. Nel marzo 2018, venne riferito che Alex Chapman era morto nel maggio 2015, all’età di 36 anni, per overdose.
Il 5 luglio 2010, venne riferito che la Chapman poteva essere stata reclutata per diventare un agente quando era nel Regno Unito, citando Oleg Gordievsky e Alex Chapman come fonti.
Nel 2009, Anna Chapman si trasferì a New York, stabilendosi al 20 Exchange Place, a un isolato da Wall Street a Manhattan. Il profilo del suo sito di social network LinkedIn l’ha identificata come CEO di PropertyFinder LLC, un sito web che vende immobili a livello internazionale.
Suo marito Alex ha dichiarato che Anna gli avrebbe detto che l’impresa era continuamente indebitata per i primi due anni. Ma improvvisamente nel 2009 aveva fino a 50 dipendenti diventando una azienda di successo.
La Chapman ha pubblicato delle sue foto sul sito web di social network Odnoklassniki (“Compagni di classe”) in Russia, dove ha dichiarato:
“Russia, Mosca. Il mio posto preferito sulla terra, la mia capitale natale!”
Ha anche pubblicato foto e profili sui siti di social network quali Facebook e LinkedIn.
Secondo quanto riferito, Anna Chapman aveva una relazione con Michel Bittan, proprietario di un ristorante israelo-marocchino, mentre viveva a New York. In quel periodo, avrebbe tentato di acquistare pastiglie di ecstasy. In seguito ha descritto il suo tempo negli Stati Uniti con la citazione di Charles Dickens, “è stato il migliore dei tempi, è stato il peggiore dei tempi”.
Nel giugno del 2010 l’FBI ha pubblicizzato l’arresto di dieci persone che avevano lavorato come agenti segreti per il governo russo sotto copertura “non” ufficiale. Sebbene la natura delle informazioni sensibili passate ai loro gestori russi rimanga poco chiara al pubblico (così come la loro capacità di accedere a informazioni governative riservate o classificate), ciò che è noto sono le metodologie di comunicazione utilizzate dalle spie e dei loro associati, nonché gli errori che il gruppo ha fatto facendo saltare la loro copertura e la loro operazione.
i dieci membri dell'”illegal program”
I commentatori hanno criticato l’apparente disattenzione del gruppo di spie russe, chiamate “Illegal Program“, e la mancanza di misure precauzionali adottate per rimanere fuori dai radar dell’FBI. ABC News pubblicò una storia citando gli ex membri del KGB che chiamavano gli addetti allo spionaggio dei “dilettanti ridicoli”, ed in effetti, tutti i torti non li avevano.
Fatto è che le autorità statunitensi hanno scoperto la rete di spionaggio solo a seguito di una soffiata ricevuta da un insider russo. Se il traditore (chiamato Alexander Poteyev) non avesse avvisato l’FBI delle attività delle spie, è probabile che sarebbero ancora in attività oggi.
Tuttavia, ciò che ci interessa è il punto di vista tecnico diquello che il gruppo della Chapman svolgeva, e nello specifico comprendere:
Le denunce penali presentate in seguito in vari tribunali distrettuali federali affermano che la rete russa nella quale faceva parte la Chapman, ha restituito informazioni all’SVR (Foreign Intelligence Service della Federazione Russa) tramite messaggi nascosti all’interno di:
Quest’ultima modalità veniva svolta da agenti, scambiando borse identiche mentre si incrociavano nella tromba delle scale di una stazione ferroviaria.
I messaggi e materiali scambiati, sono stati trasmessi nei luoghi più impensati, come Grand Central Terminal e Central Park, mente l’FBI leggeva le loro e-mail, decifrando le loro informazioni, leggendo i testi codificati incorporati nelle immagini pubblicate in Rete, intercettando i loro telefoni cellulari, filmando il passaggio di sacchi di denaro e messaggi con inchiostro invisibile da un agente all’altro.
Molti ex agenti hanno pubblicamente affermato che alcuni degli errori osservati dall’FBI erano decisamente umilianti. Nell’esempio forse più famoso, La Chapman aveva registrato il cellulare utilizzando un nome e un indirizzo fittizio (99 Fake Street), ma l’FBI recuperò la ricevuta che la Chapman aveva gettato via in un bidone della spazzatura pubblico.
Altri membri come Kutsik e Pereverzeva hanno ricevuto trasmissioni radio appositamente codificate dal loro appartamento di Seattle in un grattacielo e l’FBI è entrata segretamente nella loro casa dove hanno trovato numeri casuali usati per decodificare i “radiogrammi”.
Un altro membro del gruppo, Semenko è stato notato per la prima volta dall’FBI il 5 giugno quando ha utilizzato un computer in un ristorante per inviare messaggi crittografati presumibilmente a un’auto parcheggiata per 20 minuti accanto al suo ristorante con la targa diplomatica russa, guidata da un funzionario russo che era noto per aver trasferito denaro ad altri agenti russi nel 2004.
Nel suo riassunto delle tecniche di comunicazione delle spie russe, Wikipedia afferma:
“Gli agenti russi hanno utilizzato reti Wi-Fi private, chiavi di memoria flash e messaggi di testo nascosti in immagini grafiche per scambiare informazioni. È stato utilizzato un software steganografico personalizzato sviluppato a Mosca in cui i messaggi nascosti sono stati inseriti in file innocui. Questo programma veniva avviato utilizzando i tasti Control-Alt-E e inserendo una password di 27 caratteri, che l’FBI ha trovato trascritta. Sono stati utilizzati anche burst codificati di dati da un trasmettitore radio a onde corte. Sono stati utilizzati anche degli inchiostri invisibili e lo scambio di borse in luoghi pubblici.”
La Chapman ha usato il suo laptop in un bar di New York sulla 47th Street a gennaio 2010 e ha trasferito elettronicamente i dati ad un ufficiale russo che passava da lì. Due mesi dopo, la Chapman ha utilizzato una rete Wi-Fi privata, in un negozio in Greenwich Street a New York, per comunicare con lo stesso funzionario russo, che si trovava nelle vicinanze. Inoltre ha usato un range extender per il suo laptop.
I funzionari hanno affermato che la Chapman ha lavorato con una rete di altre spie, fino a quando un agente dell’FBI sotto copertura ha tentato di attirarla in una trappola in un bar di Manhattan. L’agente dell’FBI offrì a Chapman un passaporto falso, con le istruzioni di inoltrarlo a un’altra spia.
Chiese: “Sei pronta per questo passo?” e la Chapman rispose: “Naturalmente”.
Ma, dopo aver fatto una serie di telefonate a suo padre Vasily Kushchenko a Mosca, la Chapman ha seguito il suo consiglio e ha consegnato il passaporto a una stazione di polizia locale e venne arrestata poco dopo.
Dopo che Anna fu arrestata a New York a giugno del 2010 con l’accusa di spionaggio, il marito assunse l’addetto stampa Max Clifford e vendette la sua storia al Daily Telegraph. La Chapman si dichiarò colpevole di cospirazione per agire come agente di un governo straniero senza informare il procuratore generale degli Stati Uniti.
Dopo essere stati formalmente accusati, la Chapman e altri nove detenuti entrarono a far parte di un accordo di scambio di spionaggio tra Stati Uniti e Russia, il più grande del suo genere dal 1986. I dieci agenti russi tornarono in Russia tramite un jet noleggiato che atterrava a Vienna Aeroporto internazionale in Austria, dove lo scambio è avvenuto la mattina dell’8 luglio 2010. Il jet russo è tornato all’aeroporto Domodedovo di Mosca dove, dopo l’atterraggio, le dieci spie sono state tenute lontane dalla stampa locale ed internazionale.
Secondo una dichiarazione del suo avvocato americano Robert Baum, la Chapman avrebbe voluto trasferirsi nel Regno Unito visto che era in possesso del passaporto britannico. Il Ministero degli Interni esercitò poteri speciali tramite il ministro degli Interni britannico per revocare la cittadinanza britannica a Chapman per impedirne il ritorno nel Regno Unito.
Sicuramente leggendo tutto questo a posteriori, la Chapman così tanto osannata dalla stampa come “hacker”, aveva ben poco di “hacker”, se non una persona che sapeva utilizzare la tecnologia per attività di spionaggio e sapeva eseguire gli ordini.
Il nome “Anna Chapman”, era altamente fuorviante in una nazione straniera, visto il suo forte accento russo. Molti che l’hanno incontrata avranno trovato strano che una donna russa avesse un cognome così. E anche se avesse spiegato che era il cognome del suo ex marito, ciò avrebbe solo portato a ulteriori analisi visto che era divorziata e non aveva figli.
Si potrebbe sospettare che la sua scelta di non tornare al suo cognome da nubile significhi che stava cercando di nascondere la sua precedente identità russa. Altri alias del gruppo di spie erano Donald Heathfield, Tracey Ann Foley, Richard Murphy, Cynthia Murphy e Patricia Mills. Se un americano fosse immigrato in Russia e si fosse presentato come Alexei Yaroslav Kozlov, questo non avrebbe giustamente suscitato sospetti?
Le reti wireless crittografate fanno scattare le bandiere rosse. Sebbene sia difficile o impossibile ottenere i dati trasferiti tramite reti wireless crittografate durante il transito, la presenza stessa di tali reti è altamente sospetta. Un modo migliore per trasferire file segreti è farlo in modo così nascosto che il trasferimento stesso sarebbe molto difficile da rilevare. Quasi tutti gli utenti di laptop negli aeroporti e nei bar si collegheranno al punto di accesso wireless per ottenere l’accesso a Internet. Se c’è una rete wireless crittografata tra due utenti (probabilmente che non sono nemmeno seduti insieme), c’è sicuramente qualcosa di losco in corso.
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