Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Le cybergang russe colpiranno l’Italia? Facciamo qualche riflessione.

Redazione RHC : 26 Marzo 2022 22:23

Anonymous è ovunque, questo lo sappiamo. Lavora per gli oppressi e tutela i deboli, ma è soprattutto un’icona del mondo occidentale. Ma Dietro Anonymous, in questo periodo chi c’è?

Quanti di voi si sono posti questa domanda nell’ultimo periodo? Dietro alla maschera di Guy Fawkes ci potrebbe nascondere chiunque. le intelligence dei paesi, i gruppi criminali, ovviamente gli hacktivisti e molti e molti script kiddies armati di solo DDoS.

D’altra parte, in un periodo come questo dove il cyberspace è divenuto a tutti gli effetti uno spazio del conflitto, tutti possono scendere in campo muniti di skill e di un portatile e di una connessione ad internet e dire la loro.

SCONTO ESTREMO DEL 50% FINO AL 31 Dicembre sul corso Dark Web & Cyber Threat Intelligence in E-learning version

Il Dark Web e la Cyber Threat Intelligence rappresentano aree critiche per comprendere le minacce informatiche moderne. Tra ransomware, data breach e attività illecite, le organizzazioni devono affrontare sfide sempre più complesse per proteggere i propri dati e le infrastrutture. Il nostro corso “Dark Web & Cyber Threat Intelligence” ti guiderà attraverso i meccanismi e le strategie utilizzate dai criminali informatici, fornendoti competenze pratiche per monitorare, analizzare e anticipare le minacce.

Accedi alla pagina del corso condotto dall'Prof. Pietro Melillo sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.

Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON CTI-16253 che ti darà diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765.

Promo Corso CTI

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un aumento delle organizzazioni colpite, in quanto stavamo assistendo ad una leggera flessione soprattutto del ransomware verso i bersagli italiani. Nell’attacco informatico alle Ferrovie dello Stato, come abbiamo riportato, la matrice è stata puramente da cybercrime da profitto, ma prima di conoscere i retroscena, ci siamo subito posti la domanda se fosse l’inizio di una serie di rappresaglie verso le infrastrutture critiche dello stato.

Questo perché circa una settimana fa, Vladimir Putin, a causa della posizione della politica italiana e delle sanzioni, ha minacciato il nostro paese con “conseguenze irreversibili”.

Ma come fa uno stato nazionale come la Federazione Russa ad attaccare un altro stato, senza essere colluso nelle rappresaglie?

Una possibile strategia è utilizzare le cybergang criminali.

Come sappiamo, molte cybergang impegnate nel Ransomware as a Service, hanno i loro direttivi all’interno della Federazione Russa, anche se i gruppi affiliati possono essere dislocati in qualsiasi parte del pianeta che si muovono generalmente per profitto e meno per gli ideali.

Pertanto, quale maniera più semplice, visto che i direttivi delle cybergang sono in contatto con i gruppi National State che alloro volta riportano al Cremlino (Come abbiamo visto recentemente nei colloqui tra Stern, Professor del direttivo di Conti i membri di Cozy Beer), invocare rappresaglie di massa verso gli stati ostili?

Inoltre, la Russia, qualora venisse accusata di essere collusa con la cyber gang criminali potrebbe rispondere che è contro il cybercrime da profitto, ed infatti nel vertice con Biden dello scorso anno, sono state prese delle decisioni severe contro questa piaga della criminalità informatica dove nei limiti del possibile, la Russia è riuscita ad avere i suoi successi, come l’arresto dei membri del collettivo di estorsionisti REvil che oggi sono a spasso dopo aver passato qualche settimana in prigione.

Nella guerra informatica, come sempre abbiamo riportato su queste pagine, risulta difficile attribuire una azione di guerra informatica ad uno specifico paese, in quanto esistono avanzate forme di deception e di “false flag” che introducono sempre la parola “potrebbe” o “con buone probabilità” davanti ad ogni affermazione.

La zona grigia consente a tutte le nazioni di raggiungere i propri scopi senza dover figurare in prima persona come i mandanti di una operazione criminale e probabilmente, dopo tutto quello che è successo (e non ultimo il caso kaspersky), potrebbe consumarsi, qualora la situazione e la posizione dell’Italia rimanga questa, proprio questo.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.