Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

L’assicuratore nega il pagamento del premio dopo l’attacco ransomware. La corte suprema conferma

Redazione RHC : 6 Gennaio 2023 09:11

Le Polizze cyber stanno diventando sempre più complesse e cavillose oltre ad essere più care e richiedere certificazioni più precise e tecnicamente idonee sia in fase di emissione che di risarcimento dei danni.

La Corte Suprema dell’Ohio ha emesso una sentenza pochi giorni prima del nuovo anno secondo cui un fornitore di software e servizi non dovrebbe essere coperto da un’assicurazione contro un attacco ransomware in quanto non ha causato danni diretti o fisici a componenti tangibili del software.

“Quando la polizza assicurativa copre il ‘danno fisico’, deve esserci una perdita fisica diretta o un danno fisico del supporto contenente il software affinché il software sia coperto dalla polizza”

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    osserva il documento del parere.

    Questa decisione ha ribaltato una sentenza del tribunale di grado inferiore che coinvolgeva EMOI Services, una società con sede in Ohio che vende software per la pianificazione di appuntamenti, la fatturazione medica e la tenuta dei registri. 

    Nel 2019, gli aggressori hanno ottenuto l’accesso ai sistemi informatici di EMOI, installando ransomware e chiedendo un riscatto di tre Bitcoin, che quella volta ammontavano a 35.000 dollari.

    Dopo aver assunto un fornitore di terze parti per riparare i sistemi, i proprietari di EMOI Services si sono resi conto che sarebbe costato loro meno se avessero pagato il riscatto, e così hanno fatto.

    Dopo che la società ha pagato il riscatto, gli aggressori hanno consegnato la chiave di decrittazione per ripristinare i dati. Tuttavia, alcuni sistemi e file sono rimasti crittografati, come il sistema telefonico di EMOI e una miniera di file non critici.

    EMOI Services ha quindi presentato una richiesta di risarcimento per le perdite causate dall’attacco ransomware (il pagamento del riscatto e i costi associati all’indagine sull’attacco) ma Owners Insurance Co., il titolare della polizza, ha negato la richiesta. Gli assicuratori hanno sostenuto che l’attacco non ha “perdita fisica diretta”, che è coperta dalla polizza. EMOI Services ha quindi citato in giudizio Owners Insurance Co, adducendo alla violazione del contratto.

    La Court of Common Pleas della contea di Montgomery si è pronunciata a favore dell’assicuratore, concordando che la polizza EMOI copre solo perdite o danni diretti o fisici. Il Secondo Distretto della Corte d’Appello, tuttavia, ha ribaltato la situazione, affermando che una potenziale copertura è possibile se EMOI può dimostrare che l’attacco ransomware contro di essa ha causato danni effettivi al suo software.

    Il parere della Corte Suprema dell’Ohio ha finalmente chiarito le cose: la polizza assicurativa di EMOI è “chiara e inequivocabile nei suoi requisiti”. “Poiché il software è un elemento immateriale che non può subire perdite fisiche dirette o danni fisici diretti”.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Zero-day su iPhone, Mac e iPad: Apple corre ai ripari con patch d’emergenza

    Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...

    CVE e MITRE salvato dagli USA. L’Europa spettatrice inerme della propria Sicurezza Nazionale

    Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...

    Spotify è Andato giù e DarkStorm Rivendica un attacco DDoS col botto!

    ​Il 16 aprile 2025, Spotify ha subito un’interruzione del servizio che ha colpito numerosi utenti in Italia e nel mondo. A partire dalle ore 14:00, migliaia di segnalazioni sono state re...

    20 Milioni di euro persi da IKEA per un attacco Ransomware

    Fourlis Group, il gestore dei negozi IKEA in Grecia, Cipro, Romania e Bulgaria, ha dichiarato di aver subito un attacco ransomware prima del Black Friday del 27 novembre 2024, che ha causato...

    CVE a rischio! La spina dorsale della cybersecurity Occidentale potrebbe spegnersi oggi. Riflessioni

    Noi di Red Hot Cyber lo diciamo da tempo: affidarsi esclusivamente a infrastrutture critiche gestite da enti statunitensi è un rischio per l’autonomia strategica europea. È anni che s...