
Redazione RHC : 24 Novembre 2024 17:55
Un esperimento insolito è stato condotto nella chiesa più antica di Lucerna, in Svizzera, la Cappella di Pietro, installando un’intelligenza artificiale (AI) che rappresenta Gesù. Il progetto, chiamato Deus in Machina, permetteva ai visitatori di comunicare con un’immagine digitale in grado di dialogare in 100 lingue.
L’idea è nata come parte di una collaborazione a lungo termine tra la cappella e il laboratorio di ricerca sulla realtà virtuale dell’università. Dopo aver sperimentato le tecnologie virtuali e aumentate, si è deciso di creare un avatar di Gesù. Per fare ciò è stato installato un computer nel confessionale e collegate le apparecchiature necessarie, sostituendo il sacerdote con un sistema digitale. L’intelligenza artificiale veniva addestrata su testi teologici e l’interazione avveniva attraverso uno schermo con un’immagine di Gesù.
I visitatori sono stati avvertiti che questa non era una confessione, ma un dialogo sperimentale con un avatar. La comunicazione è avvenuta in forma anonima ed è stato vietato condividere informazioni personali.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nel corso di due mesi, più di mille persone, tra cui turisti provenienti dalla Cina e dal Vietnam, hanno colto l’occasione per porre domande sull’immagine digitale. Secondo i dati preliminari, circa due terzi di loro hanno descritto la loro esperienza come spirituale.
Le opinioni dei partecipanti erano divise. Alcuni hanno trovato le risposte stimolanti e sorprendentemente penetranti, mentre altri le hanno criticate perché superficiali e ricordano i cliché del calendario. C’era anche chi credeva che fosse impossibile avere una conversazione sincera con una macchina. Inoltre, l’iniziativa ha suscitato critiche da parte dei rappresentanti delle comunità religiose, soprattutto per l’utilizzo del confessionale e di un’immagine di Gesù.
Gli organizzatori hanno sottolineato di aver testato a fondo il sistema prima del lancio e di aver fornito supporto continuo agli utenti. Tuttavia, non era garantito il controllo completo sulle risposte dell’IA, e questo è stato uno dei motivi per cui il progetto è rimasto un esperimento.
L’uso costante di un avatar, secondo gli organizzatori, è irto di rischi, poiché l’intelligenza artificiale può svolgere interpretazioni incompatibili con gli insegnamenti della Chiesa.
Nonostante i suoi aspetti controversi, il progetto ha dimostrato un crescente interesse per nuove forme di interazione con la religione. Gli ideatori credono che tali tecnologie possano diventare uno strumento per il dialogo sul cristianesimo, offrendo alle persone nuovi modi di comprendere la fede
Redazione
Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...