Daniela Farina : 22 Dicembre 2021 15:25
Autore: Daniela Farina
Data Pubblicazione: 22/12/2021
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Ma la sindrome di Asperger esiste ancora?
Scopriamo, insieme, che cosa è, come si manifesta e come si può aiutare chi è affetto da tale sindrome. A tal proposito affronteremo l’argomento in 3 puntate.
Nel 2013 con la pubblicazione del “nuovo Manuale statistico e diagnostico delle malattie mentali, DSM 5”, la sindrome di Asperger è stata eliminata come categoria diagnostica ma le migliaia di bambini, ragazzi, adulti a cui è stata diagnosticata come potranno orientarsi?
La sindrome di Asperger (abbreviata in SA) è un disturbo pervasivo dello sviluppo, annoverato fra i disturbi dello spettro autistico. Non comportando ritardi nell’acquisizione delle capacità linguistiche né disabilità intellettive, è comunemente considerata un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento.
La diagnosi può essere fatta nei bambini dopo i 5 anni e vi sono strumenti e criteri di diagnosi in età adulta. Una delle caratteristiche tipiche è la difficoltà a gestire la condotta sociale e le interazioni con gli altri.
Il bambino piccolo può apparire poco motivato a giocare con altri bambini della sua età e quando viene coinvolto può tendere ad imporre le proprie regole, utilizzando condotte o dicendo delle parole inadeguate al contesto. Utilizza scarsamente il contatto oculare e può avere la capacità di inventare parole uniche, usando il linguaggio in modo idiosincratico ed originale.
È assente la variabilità nel ritmo e timbro del discorso. Da adolescente il ragazzo con la sindrome di Asperger potrebbe iniziare a mostrare un linguaggio eccessivamente formale ed a volte il forte interesse ed entusiasmo per un argomento può portarlo ad essere logorroico, pedante e noioso.
Altra caratteristica è l’interpretazione letterale di ciò che viene detto. La persona è poco consapevole dei significati nascosti, impliciti e multipli di quanto descritto. Questa caratteristica riguarda anche la comprensione dei modi di dire comuni o delle metafore. Ha la tendenza di farsi attrarre da un interesse particolare.
L’abitudine e la routine è fondamentale nella vita di una persona affetta dalla sindrome di Asperger. Spesso necessita di una certa prevedibilità ed ordine nella vita quotidiana. In sintesi: il profilo cognitivo è generalmente disomogeneo con abilità superiori rispetto alla media e abilità deficitarie in altri.
Anche l’espressione ed il riconoscimento delle emozioni e delle espressioni facciali sembra particolarmente compromesso e può mostrare difficoltà nel riconoscimento dei pensieri e sentimenti delle altre persone. È presente una certa goffaggine motoria e l’andatura può apparire priva di fluidità ed efficacia.
Non esiste più esclusivamente come codice diagnostico, come etichetta ed a tal proposito facciamo una piccola premessa. Per identificare e definire le caratteristiche psicologiche e comportamentali di una persona distinguendole da manifestazioni diverse ed individuandone le caratteristiche comuni ad altre condizioni facciamo riferimento al concetto di diagnosi.
La diagnosi ci consente di definire una condizione e distinguerla, sulla base di caratteristiche specifiche.
In medicina e nel lavoro del neuropsichiatra infantile, in particolare, la diagnosi si basa sull’osservazione e valutazione di segni e sintomi (manifestazioni e comportamenti) specificatamente associati ad una condizione.
La diagnosi segue un processo rigoroso e scientifico, basato su linee guida a livello nazionale ed internazionale e segue regole condivise. Questo è importantissimo per diversi motivi, in particolare per effettuare una diagnosi accurata, per stabilire i trattamenti più efficaci e per capire i livelli di servizi assistenziali a cui si ha diritto.
Prima la sindrome di Asperger veniva identificata come una particolare e specifica forma di autismo adesso con il nuovo DSM, questa suddivisione non esiste più ed esiste solo una grande ed unica categoria definita come:
“Disturbi dello Spettro Autistico di livello 1, senza compromissione intellettiva e di linguaggio associata”
Troppo spesso si dimentica che le persone con AS hanno spesso una marcia in più:
Per ogni essere umano Asperger e non, vi sono pregi e difetti, luci e ombre.
Sicuramente bisogna ricordare che ciascuno di noi è unico e come tale unicità e originalità vanno protette, ancor più al nostro tempo in cui è di moda omologarsi ad un’immagine di instagram, ad un miraggio, ad un guru.
Il cervello degli affetti da sindrome di Asperger funziona in modo diverso. Non si tratta di essere migliori o peggiori. Per dirla con una metafora informatica: hanno un sistema operativo differente da quello della maggior parte delle persone.
Scriveva Pasolini : “ la diversità mi fece bello” non scordiamocelo mai!
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