Redazione RHC : 27 Agosto 2023 09:35
Gli specialisti IBM hanno sviluppato un nuovo approccio per creare reti neurali ad alte prestazioni, ispirate alla struttura del cervello umano. I risultati del loro studio sono pubblicati sulla rivista Nature .
Le reti neurali profonde mostrano progressi impressionanti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Tuttavia, la loro architettura presenta limitazioni che impediscono la massima efficienza.
Nelle reti neurali tradizionali, i blocchi di memoria e di elaborazione dati sono separati. Ciò si traduce in un elevato sovraccarico di comunicazione e riduce la velocità e l’efficienza.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
IBM ha deciso di ispirarsi al modello ideale: il cervello umano. Nel nuovo chip, 64 core informatici analogici interagiscono strettamente, come le sinapsi nel cervello.
Ciò consente di ottenere prestazioni elevate con un basso consumo energetico.
Il chip mostra una precisione del 92,81% sul set di dati CIFAR-10. Questo è paragonabile alle reti neurali software. Il set di dati CIFAR-10 (Canadian Institute For Advanced Research) è una raccolta di immagini comunemente utilizzate per addestrare algoritmi di apprendimento automatico e visione artificiale . È uno dei set di dati più utilizzati per la ricerca sul machine learning
Secondo uno degli autori dello studio, il nuovo approccio apre prospettive per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei dispositivi mobili e integrati e ridurrà anche i costi energetici dei fornitori di servizi cloud.
In futuro, si prevede di aggiungere blocchi digitali al chip per implementare reti neurali completamente in pipeline. Ciò consentirà l’uso più efficiente dei core di calcolo analogici.
Pertanto, il nuovo chip IBM rappresenta un passo importante verso la creazione di un’intelligenza artificiale efficiente dal punto di vista energetico ispirata all’architettura del cervello umano. Ciò contribuirà ad espandere la portata delle reti neurali e a ridurre i costi energetici.
All’interno del Patch Tuesday di marzo è stata inclusa la CVE-2025-24983, una Vulnerabilità di elevazione dei privilegi del sottosistema kernel Win32 di Microsoft Windows. La Cybersec...
Giovedì 8 maggio, la Red Hot Cyber Conference 2025 ospiterà un’intera giornata dedicata ai ragazzi con i Workshop Hands-on (organizzati in collaborazione con Accenture Italia). Si tra...
Nelle ricognizioni nel mondo dell’underground e dei gruppi criminali svolte dal laboratorio di intelligence delle minacce DarkLab di Red Hot Cyber, ci siamo imbattuti all’interno di un D...
Nella giornata di oggi, la banda di criminali informatici di FUNKSEC rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico all’università italiana di Modena ...
L’attacco informatico a X, il social network di Elon Musk, ha scatenato una vera e propria caccia ai responsabili. Dopo le dichiarazioni dello stesso Musk, che ha attribuito l’attacco a ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006