Redazione RHC : 20 Dicembre 2024 07:49
La sicurezza informatica è una sfida sempre più complessa, soprattutto per software aziendali come Zucchetti Ad Hoc Infinity, un ERP (Enterprise Resource Planning) molto utilizzato e apprezzato per gestire processi critici nelle aziende.
Recentemente, la community di BackBox, guidata da Raffaele Forte, ha scoperto delle vulnerabilità che potrebbero mettere a rischio i dati e le operazioni delle organizzazioni che utilizzano questa piattaforma.
Gli esperti di BackBox hanno individuato una serie di falle critiche, tra cui:
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La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
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Questa analisi dimostra l’importanza della ricerca indipendente da parte di community hacker e di gruppi come la community di BackBox, che contribuiscono a migliorare la sicurezza di software utilizzati da migliaia di aziende.
Raffaele Forte, leader del progetto, ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di collaborare con i produttori per correggere tempestivamente le vulnerabilità e aumentare la consapevolezza delle organizzazioni sui rischi legati a configurazioni deboli o a patch non applicate.
Per mitigare i rischi associati a queste vulnerabilità, BackBox suggerisce:
Nel mondo della sicurezza informatica, le aziende non possono più permettersi di operare in isolamento. Collaborare con la community di hacker etici è diventato un elemento chiave per garantire la resilienza dei propri prodotti e servizi. Questi ricercatori, spesso animati da una genuina passione per la scoperta di vulnerabilità (bug hunting), rappresentano una risorsa inestimabile. Non solo aiutano a individuare potenziali falle prima che possano essere sfruttate, ma forniscono un contributo diretto al miglioramento della qualità e della sicurezza delle soluzioni aziendali.
Le vulnerabilità zero-day, se non gestite, possono avere conseguenze devastanti per le aziende, con danni reputazionali e finanziari significativi. È qui che la collaborazione con la community diventa strategica: incentivare la ricerca e il reporting responsabile consente di prevenire incidenti di sicurezza e di rafforzare la fiducia degli utenti. Zucchetti ha dimostrato come una partnership aperta e trasparente con la community di BackBox possa portare risultati concreti, migliorando non solo la sicurezza del proprio prodotto, ma anche l’immagine aziendale.
Molte aziende italiane dovrebbero prendere esempio da Zucchetti!
Incoraggiare e valorizzare il lavoro dei ricercatori indipendenti significa adottare un approccio proattivo e lungimirante alla cybersecurity. Creare programmi di bug bounty o altre iniziative di collaborazione (e incentivazione strutturata) può trasformare una potenziale minaccia in un’opportunità di crescita. È solo attraverso questa sinergia che le aziende possono affrontare le sfide sempre più complesse del panorama digitale, garantendo prodotti sicuri e costruendo un ecosistema di fiducia con la community di esperti.
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