Redazione RHC : 28 Maggio 2022 08:10
In due giorni, la Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (CISA) statunitense ha aggiunto 41 vulnerabilità al suo catalogo di vulnerabilità note sfruttate dai criminali informatici, tra cui Android e Cisco IOS XR.
Alcune vulnerabilità sono datate. La più vecchia è stata divulgata nel 2016 e la “più nuova” è la CVE-2022-20821 in Cisco IOS XR, che è stata risolta la scorsa settimana.
La CVE-2022-20821 consente di scrivere file arbitrari nel file system, recuperare informazioni da un database e scrivere dati in un database Redis residente in memoria.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Altre vulnerabilità degne di nota sono le CVE-2021-1048 e la CVE-2021-0920 su Android. Sebbene siano presenti nel kernel Linux, sono state utilizzate solo in un numero limitato di attacchi ai dispositivi Android.
La CVE-2021-0920 è una vulnerabilità relativa all’uso della memoria del kernel Linux per i gestori di file socket di dominio Unix. Il modo in cui gli utenti chiamano contemporaneamente close() e fget() può potenzialmente introdurre una race condition.
Per quanto riguarda CVE-2021-1048, gli esperti di Google Threat Analysis Group (TAG) hanno recentemente segnalato che la vulnerabilità è stata sfruttata insieme ad altre vulnerabilità zero-day per installare lo spyware Predator.
La CISA ha richiesto alle agenzie federali di correggere le suddette vulnerabilità entro il 13 giugno 2022.
Le restanti vulnerabilità riguardano Cisco, Microsoft, Apple, Google, Mozilla, Facebook, Adobe e Webkit GTK e coprono il periodo dal 2018 al 2021.
Tra questi, si segnala anche una vulnerabilità di escalation dei privilegi in Windows (CVE-2020-0638), la quale era sfruttata dalla cyber gang ransomware Conti.
Lo sviluppo di supercomputer per l’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova orbita: in termini di scala, costi e consumi energetici e infrastrutture e megaprogetti. Uno studio condott...
Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal di...
In un mondo dove ogni giorno si registrano migliaia di attacchi informatici, molte aziende continuano a sottovalutare l’importanza della cybersecurity, affidandosi a “sedicenti esperti&#...
AI, AI e ancora AI. E sembra che l’intelligenza artificiale giorno dopo giorno ci porti innovazioni sia come difesa ma soprattutto, come attacco. L’intelligenza artificiale è gi...
Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006