Redazione RHC : 22 Luglio 2021 18:59
Come avevamo riportato qualche settimana fa, il gruppo REvil aveva richiesto, per la modica somma di 70 milioni di dollari, l’universal decryptor, ovvero un tool che avrebbe consentito di sbloccare tutti i server che erano rimasti cifrati dall’azione del ransomware
Kaseya ha ricevuto questo tool che consente alle vittime dell’attacco ransomware REvil del 2 luglio di recuperare i propri file gratuitamente.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program!
Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Il 2 luglio, l’operazione ransomware REvil ha lanciato un attacco massiccio sfruttando una vulnerabilità zero-day nell’applicazione di gestione remota Kaseya VSA per crittografare circa sessanta fornitori di servizi gestiti e circa 1.500 aziende.
Dopo l’attacco, gli autori delle minacce hanno chiesto 70 milioni di dollari per un decryptor universale, 5 milioni di dollari per gli MSP e 40.000 dollari per ogni estensione crittografata sulla rete della vittima.
Oggi, Kaseya ha dichiarato di aver ricevuto l’universal decryptor per l’attacco ransomware da una “terza parte fidata” e ora lo sta distribuendo ai clienti interessati.
“Possiamo dire di aver ottenuto un decryptor da una terza parte fidata, ma non possiamo riportare la fonte”
ha detto a BleepingComputer Dana Liedholm, SVP Corporate Marketing di Kaseya.
“Abbiamo fatto convalidare lo strumento da un’altra terza parte e abbiamo iniziato a rilasciarlo ai nostri clienti interessati”.
Sebbene Kaseya non abbia condiviso informazioni sull’origine della chiave, ha confermato a BleepingComputer che si tratta della chiave di decrittazione universale per l’intero attacco, consentendo a tutti gli MSP e ai loro clienti di decrittografare i file gratuitamente.
Alla domanda se hanno pagato un riscatto per ricevere un decryptor, Kaseya ha detto che “non possono confermarlo o negarlo”.
Non è chiaro cosa abbia causato l’arresto dell’operazione di ransomware REvil e diverse forze dell’ordine internazionali hanno dichiarato di non essere coinvolte nella sua scomparsa.
Dopo le tensioni tra USA e Russia nell’ultimo periodo e il vertice tra Biden e Putin, poiché il decryptor è stato ottenuto dopo la scomparsa della banda REvil, è possibile che la Russia lo abbia ricevuto direttamente dalla cyber-gang del ransomware e lo abbia condiviso con le forze dell’ordine statunitensi come gesto di buona volontà.
Negli ultimi giorni, il collettivo hacktivista italiano Anonymous Italia ha risposto agli attacchi informatici sferrati dal gruppo filorusso NoName057(16) colpendo una serie di obiettivi russi. Gli at...
Gruppo di ricerca MASSGRAVE ha presentato un Exploit chiamato TSforge che consente di attivare qualsiasi versione di Windows a partire da Windows 7, nonché tutte le edizioni di Microsof...
Su BreachForum un utente dallo pseudonimo EDRVendor ha venduto, dopo poche ore dall’annuncio, l’accesso ad una cassetta postale della polizia di stato italiana. Oltre alla mail viene off...
Team di intelligence sulle minacce di Google ha reso pubblica l’informazione sul gruppo di hacker Triplestrength, finora sconosciuto, attivo dal 2020. Il gruppo è composto da poc...
I canali Telegram degli hacker filorussi di NoName057(16) sono stati eliminati da telegram. Ma subito gli attivisti ricreano nuovi canali marchiati con il suffisso “reborn“. Ma...
Copyright @ 2003 – 2024 REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006