Redazione RHC : 14 Settembre 2024 18:48
Una versione ormai fuori produzione del software di gestione dei servizi IT cloud di Ivanti presenta una vulnerabilità recentemente rilasciata che, secondo la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti D’America, è in fase di sfruttamento.
CISA ha avvertito che le organizzazioni dotate di Cloud Service Appliance di Ivanti versione 4.6 e precedenti sono state prese di mira dagli hacker criminali e il bug è stato aggiunto all’elenco delle vulnerabilità note sfruttate (KEV). Venerdì, l’azienda con sede nello Utah ha affermato che un “numero limitato di clienti” ha confermato lo sfruttamento, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Inoltre, il bug è l’ultimo della versione end-of-life, ha detto Ivanti, quindi le organizzazioni dovrebbero aggiornare a CSA 5.0 per ulteriori aggiornamenti di sicurezza. Il bug, una vulnerabilità di iniezione di comandi del sistema operativo, consente a un hacker criminale con diritti di amministratore nel software di ottenere l’esecuzione di codice remoto del dispositivo.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
“CSA 5.0 è l’unica versione supportata e non contiene questa vulnerabilità”, ha osservato Ivanti. Inoltre, Ivanti ha affermato che “le configurazioni CSA dovrebbero essere dual-homed con eth0 come rete interna”.
La vulnerabilità, CVE-2024-8190 , è stata resa pubblica per la prima volta il 10 settembre e all’epoca non erano noti exploit pubblici. Per trovare prove di compromissione, Ivanti suggerisce di esaminare il Cloud Service Appliance per rilevarei nuovi utenti amministratori.
Le agenzie civili federali sono tenute ad attenuare quanto riportato dal CISA entro 60 giorni dall’aggiunta all’elenco KEV.
Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...
Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006