Redazione RHC : 11 Dicembre 2021 18:02
Sulla scia di una serie di scandali che coinvolgono lo sviluppatore di spyware israeliano NSO Group, l’Agenzia israeliana per il controllo delle esportazioni della difesa ha deciso di rafforzare la supervisione sull’esportazione di prodotti informatici offensivi.
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Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
Potete iscrivervi gratuitamente all'evento utilizzando questo link.
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Le aziende che acquistano tecnologie informatiche israeliane dovranno firmare una dichiarazione per utilizzare i prodotti “solo per le indagini e la prevenzione di attacchi terroristici e crimini gravi”. I paesi che violano i termini di utilizzo possono essere soggetti a sanzioni, “tra cui la limitazione e/o la chiusura del sistema informatico”.
Come riportato dall’Associated Press, la decisione è stata presa pochi giorni dopo un altro scandalo spyware del gruppo NSO.
I diplomatici statunitensi in Uganda sono stati presi di mira da uno strumento software sviluppato dal gruppo NSO. Lo spyware, sviluppato dalla società israeliana NSO Group, è stato utilizzato per hackerare gli iPhone di almeno nove funzionari della politica estera degli Stati Uniti.
Il gruppo NSO ha dovuto affrontare un’ondata di critiche internazionali per le accuse di aiutare i governi a spiare oppositori politici e difensori dei diritti umani.
Tuttavia, secondo l’azienda stessa, il suo prodotto è destinato esclusivamente ad aiutare i paesi nella lotta alla criminalità e al terrorismo. Il ministero della Difesa israeliano ha anche ridotto drasticamente l’elenco dei paesi a cui le aziende israeliane possono vendere la loro tecnologia informatica.
Se prima la lista comprendeva 102 Paesi, ora è stata ridotta a 37. In particolare, ne sono stati esclusi i nuovi alleati di Israele Marocco ed Emirati Arabi Uniti, nei quali sono noti casi di violazione dei diritti umani.
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