Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Impiegati infedeli: Microsoft pronta a monitorare i dipendenti negli uffici.

Redazione RHC : 8 Novembre 2021 10:26

Se i dipendenti dell’azienda credono che ci siano cose che possono fare online senza che i loro superiori lo sappiano, allora Microsoft ha cattive notizie per loro.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    L’azienda sta preparando diversi aggiornamenti volti a moderare il desiderio dei dipendenti di infrangere le regole sul posto di lavoro.

    Microsoft ha apportato diversi aggiornamenti alla roadmap, in cui informa i propri clienti aziendali delle innovazioni che presto verranno rese disponibili sui loro sistemi. La prima recita: “Microsoft 365 Compliance Center: Insider risk management – Maggiore visibilità sui browser”.

    La roadmap fornisce un collegamento al Microsoft Compliance Center, progettato per proteggere le aziende da attività pericolose dei dipendenti.

    Secondo il Microsoft Compliance Center consentirà di monitorare

    “i browser Web … sono spesso utilizzati per accedere a file sensibili e non sensibili in un’organizzazione”.

    Il Compliance Center consente di monitorare

    “…file copiati su personal cloud storage, stampati su dispositivi locali e di rete, trasferiti o copiati su condivisioni di rete, copiati su dispositivi USB”.

    La domanda sorge spontanea, è lecito tutto questo?

    Ovviamente l’aggiornamento significa che presto le aziende avranno dei bot che monitorano le attività dei dipendenti in rete alla ricerca di possibili rischi. In altre parole, le aziende che non necessitano di “maggiore visibilità dei browser” possono sfruttare le tecnologie di apprendimento automatico.

    Microsoft offre un collegamento alla sua pagina Insider Risk Management con una frase interessante:

    “I clienti riconoscono che le informazioni relative al comportamento, al carattere o alle prestazioni di un singolo dipendente materialmente legate all’impiego, possono essere calcolate da un amministratore e rese disponibili ad altri nell’organizzazione. “

    Esatto. Verremo presto etichettati non solo per le prestazioni, ma anche per il crattere e il comportamento da un “bot” automatizzato munito di AI.

    Questo da un lato è comprensibile, i dipartimenti di HR lo fanno da sempre. Ma dall’altro faciliterà la gestione dei comportamenti “a rischio”, sulla base di un “comportamento” in linea o non in linea etichettato da un algoritmo di AI che applicherà delle relative restrizioni sulla sicurezza informatica.

    D’altro canto, questa è un’ulteriore prova di una totale mancanza di fiducia tra le persone, soprattutto tra management e dipendenti.

    La tecnologia, per la sua immediatezza e ubiquità, ha esacerbato questo problema. Più le aziende utilizzano gli spyware per monitorare i dipendenti (soprattutto quelli che lavorano da casa), minore è la fiducia tra dirigenti e subordinati.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Articoli in evidenza

    Attacco a X: Scovato il Responsabile? Le Indagini Puntano in una Direzione Inattesa!

    L’attacco informatico a X, il social network di Elon Musk, ha scatenato una vera e propria caccia ai responsabili. Dopo le dichiarazioni dello stesso Musk, che ha attribuito l’attacco a ...

    Dentro le Reti Wireless IEEE 802.11: Architettura e Segnale Wi-Fi

    Le reti wireless IEEE 802.11, meglio note come Wi-Fi, sono il cuore pulsante della connettività moderna. Da soluzione di nicchia per uso domestico a pilastro tecnologico per l’Internet del...

    X va Offline per un Attacco DDoS di Dark Storm. Elon Musk: “Gruppo Numeroso e Coordinato”

    X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, nella giornata di oggi è rimasta offline per diverso tempo. Secondo Downdetector.com, X ha riscontrato per la prima volta...

    Crazyhunter: il nuovo ransomware con il “Sistema di Annientamento Dati Tridimensionale”

    Nelle ricognizioni nel mondo dell’underground e dei gruppi criminali svolte dal laboratorio di intelligence delle minacce DarkLab di Red Hot Cyber, ci siamo imbattuti all’interno di un D...

    Due mesi alla RHC Conference 2025! Grazie ai nostri Sponsor per aver reso questo evento possibile!

    Mancano solo due mesi alla quarta edizione della Red Hot Cyber Conference 2025, l’evento annuale gratuito organizzato dalla community di Red Hot Cyber. La conferenza si terrà a Roma, come ...