
Redazione RHC : 23 Maggio 2023 10:41
L’11 maggio il Parlamento europeo ha adottato le prime regole al mondo per l’intelligenza artificiale (AI Act). Le regole mirano a garantire la sicurezza, la trasparenza e l’etica dell’IA in Europa. Le norme prevedono un approccio basato sul rischio e stabiliscono obblighi per i fornitori e gli utenti di IA in base al livello di rischio che l’IA può comportare.
La legge sull’intelligenza artificiale ha un’ampia giurisdizione e si applica non solo alle società nell’UE, ma anche alle organizzazioni che hanno sede in paesi terzi se i loro sistemi di intelligenza artificiale sono destinati all’uso nell’UE o rientrano nel diritto dell’UE ai sensi del diritto internazionale.
Ciò significa che le aziende e gli sviluppatori statunitensi che offrono i propri prodotti o servizi di intelligenza artificiale al mercato europeo devono rispettare tutti i requisiti dell’atto dell’UE.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)? Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’AI Act potrebbe avere un impatto particolarmente grave su aziende e sviluppatori americani impegnati in modelli di IA generativa, come GPT-3 di OpenAI o BARD di Google , che vengono utilizzati per generare testo, immagini, suoni e altri formati.
Vale la pena notare che le aziende americane che offrono i loro modelli tramite l’API o sotto il modello open source dovranno affrontare grandi difficoltà, poiché l’AI Act contiene diversi divieti:
L’AI Act è un disegno di legge ambizioso e controverso che potrebbe avere implicazioni pericolose per lo sviluppo e l’uso dell’IA in Europa.
La legge tenta di bilanciare gli obiettivi di promozione dell’IA e affrontare i rischi associati alle applicazioni di intelligenza artificiale. L’atto ha anche il potenziale per minare la capacità di innovazione e la competitività del settore europeo dell’IA, creare barriere alla collaborazione e alla condivisione delle conoscenze con i partner statunitensi e promuovere l’IA insicura. Il disegno di legge richiede ulteriori discussioni e chiarimenti prima della sua adozione definitiva.
Redazione
Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...