Redazione RHC : 4 Agosto 2024 08:37
Il Pakistan si sta preparando a introdurre un firewall Internet, ma le autorità negano che limiterà la libertà di parola. Venerdì, il ministro pakistano dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, Shaza Fatima Khawaja, ha confermato che il governo sta introducendo un nuovo sistema di regolamentazione di Internet, definendolo “una migliore sicurezza informatica”.
“È un sistema, non un muro fisico. Non limiterà nulla”, ha detto Khawaja. Ha sottolineato che questa decisione è stata presa a causa degli attacchi informatici quotidiani contro il Paese.
L’ultimo budget del Pakistan ha stanziato più di 70 milioni di dollari per la sua iniziativa sulle infrastrutture critiche. Tuttavia, i critici e gli attivisti per i diritti digitali temono che il firewall venga utilizzato per reprimere il dissenso. Da diversi mesi le autorità pakistane hanno accennato alla possibilità di introdurre uno strumento di censura, ma hanno tardato a rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Acquista il corso Dark Web & Cyber Threat Intelligence (e-learning version)
Il Dark Web e la Cyber Threat Intelligence rappresentano aree critiche per comprendere le minacce informatiche moderne. Tra ransomware, data breach e attività illecite, le organizzazioni devono affrontare sfide sempre più complesse per proteggere i propri dati e le infrastrutture. Il nostro corso “Dark Web & Cyber Threat Intelligence” ti guiderà attraverso i meccanismi e le strategie utilizzate dai criminali informatici, fornendoti competenze pratiche per monitorare, analizzare e anticipare le minacce.
Accedi alla pagina del corso condotto dall'Prof. Pietro Melillo sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON CTI-16253 che ti darà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
A gennaio, il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwar-ul-Haq Kakar, ha annunciato in un’intervista ad un canale di notizie che presto sarebbe stato implementato un firewall nazionale. A giugno, un alto funzionario ha confermato che il governo di Shehbaz Sharif stava lavorando alla creazione di uno strumento per monitorare il traffico Internet e filtrare i contenuti.
Allo stesso tempo, il governo di Sharif ha evitato spiegazioni dettagliate e sta cercando di minimizzare le preoccupazioni sulla censura. Il ministro dell’Informazione e della radiodiffusione Attaullah Tarrar ha dichiarato in un briefing che il firewall riguarderà solo la sicurezza informatica e dei dati e non influirà sulla libertà di parola.
Giovedì, il media pakistano The News ha riferito che i problemi riscontrati dagli utenti durante l’invio di messaggi tramite il messenger WhatsApp di proprietà di Meta erano il risultato di test del firewall. Un portavoce dell’Autorità indipendente per le telecomunicazioni del Pakistan ha rifiutato di commentare, affermando che i suoi sistemi funzionavano normalmente e che i problemi potrebbero essere stati causati da un problema tecnico.