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Agenzia delle Entrate Phishing

Malspam a tema Agenzia delle Entrate. Il malware URSNIF, cambia pelle. Fate attenzione!

Redazione RHC : 11 Febbraio 2023 08:51

Come abbiamo riportato qualche settimana fa, una campagna di malspam ai danni dell’Agenzia delle Entrate diffondeva il malware URSNIF.

Da quanto riporta il CERT-AgID, sembrerebbe che tale campagna stia cambiando pelle e quindi stia modificando le tecniche tattiche e procedure (TTP).

Nelle email che vengono inviate ai malcapitati, viene riportato un link dal nome “SCARICA IL DOCUMENTO”. Tale link nasconde l’utilizzo di HTA che sfrutta Certutil per il download dell’eseguibile.

Mail di malspam a tema agenzia delle Entrate

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    Ricordiamo che HTA è un tipo di file di documento HTML. I file HTA memorizzano codice eseguibile che può essere eseguito da un documento HTML.

    HTA, a differenza dei file HTML, non viene eseguito dai browser Web, ma sul lato server. Il formato HTA è stato introdotto insieme alla versione HTML 5. La maggior parte dei browser Web supporta questo formato.

    In questo caso le TTP possono essere sintetizzate in:

    • email > link > redirect > dominio repository > zip > hta (js ecnoded) > certutil > ursnif

    Nella print screen seguente viene riportato il codice che utilizzando certutil effettua il download dell’eseguibile “scarica.exe” che di fatto è il malware URSNIF.

    Utilizzo di certutil per effettuare il download dell’eseguibile scarica.exe che di fatto è il malware URSNIF

    Conosciamo il malware Ursnif

    Non è la prima volta che incontriamo il malware Ursnif veicolato in campagne di phishing, come in una campagna di febbraio del 2021 ai danni del Ministero dello sviluppo Economico.

    Prima ancora abbiamo visto Ursnif veicolato attraverso una campagna ai danni dell’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) e questo avveniva ancora prima, verso la fine del 2020. In questo caso è stata fatta circolare una e-mail con la firma del responsabile che invitava il destinatario ad aprire il file excel allegato. 

    Una volta aperto il file, alle vittime veniva richiesta una password (indicata sul contenuto dell’email) e veniva scaricata una libreria DLL sulla macchina conteneva il malware Ursnif. Da li in poi il tutto risulta prevedibile.

    Il malware Ursnif, viene anche chiamato Gozi e si tratta di un trojan bancario molto diffuso. 

    Ma perché è così diffuso? Il codice sorgente del malware è trapelato diversi anni fa online, precisamente nel 2015 quando è stato reso pubblicamente disponibile su Github. Questo ha quindi consentito a diversi autori di malware, in ottica di cooperazione “opensource”, di aggiungere nuove funzionalità e sviluppare ulteriormente il codice.

    Ursnif può raccogliere molte attività di sistema delle vittime, registrare le sequenze di tasti e tenere traccia dell’attività di rete e rubare informazioni dal browser. Archivia i dati raccolti prima di inviarli al server C&C, pertanto si colloca all’interno della sotto categoria dei Trojan/Infostealer.

    Ursnif viene quindi distribuito in campagne di malspam dannose. Il vettore di distribuzione e un allegato di Microsoft Office che indica all’utente di abilitare la macro. 

    Comportamento

    • Ruba i dati del computer, il nome del computer, il sistema locale, la versione del sistema operativo (SO) e i processi in esecuzione ;
    • Ruba le credenziali dell’utente, le informazioni finanziarie e bancarie;
    • E’ in grado di comunicare con il server C&C per scaricare malware aggiuntivi;
    • Esegue comandi backdoor da un utente malintenzionato remoto per connettersi a siti Web dannosi per l’invio e la ricezione di informazioni.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.