Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Il Red TIM Research (RTR), emette 2 nuove CVE su Thruk.

Massimiliano Brolli : 16 Novembre 2021 14:50

Thruk è un’interfaccia web di monitoraggio multibackend che attualmente supporta Naemon, Nagios, Icinga e Shinken come backend utilizzando l’API Livestatus.

È progettato per essere un sostituto di dropin e copre quasi il 100% delle funzionalità originali e aggiunge ulteriori miglioramenti per installazioni di grandi dimensioni e una maggiore usabilità.

Come funziona

FINO AL 31 DICEMBRE, sconti estremi sui corsi Red Hot Cyber

Affrettati!

Fino al 31 dicembre potrai acquistare a prezzi scontati i nostri corsi cliccando sui seguenti coupon:

  • NIS2 : Network and Information system 2 scontato del 25%
  • Dark Web & Cyber Threat Intelligence scontato del 50%

  • Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Thruk è scritto in Perl usando il Plack Framework. I sistemi di monitoraggio di backend saranno collegati con il modulo Monitoring::Livestatus Perl. Thruk stesso è in esecuzione come un processo fastcgi.

    La disponibilità sarà calcolata con Monitoring::Availability. L’autenticazione è fornita dal server web Apache (ad esempio con mod_auth_basic, mod_auth_ldap, mod_auth_mysql, …​).


    Architettura del sistema

    Thruk si connette a tutti i core che vuoi. Potresti anche combinare le istanze Naemon, Nagios, Icinga e Shinken in un’unica grande vista combinata.

    In questo modo ottieni il vantaggio di diverse posizioni indipendenti e hai ancora una panoramica su tutte le tue installazioni. I siti possono essere raggruppati per una migliore disposizione.

    Le vulnerabilità rilevate

    Dalle attività di analisi effettuate dal team di Telecom Italia e come documentato all’interno della loro pagina delle CVE accessibile al link https://www.gruppotim.it/redteam le falle di sicurezza sono state individuate dai ricercatori Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, in una serie di attività di controllo svolte dal team.

    Di seguito vengono riportati gli aspetti tecnici delle CVE scoperte dal team.

    CVE-2021-35489

    • Vulnerability Description: Reflected Cross-Site Scripting – CWE-79
    • Software Version:
    • NIST: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2021-35489
    • CVSv3: 6.1
    • Severity: Medium
    • Credits: Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, Massimiliano Brolli
    • Thruk version 2.40-2 allows /thruk/#cgi-bin/extinfo.cgi?type=2&host=[HOSTNAME]&service=[SERVICENAME]&backend=[BACKEND] Reflected XSS on ‘host’ and ‘service’ parameters. A malicious user leveraging this vulnerability could inject arbitrary JavaScript into extinfo.cgi. The malicious payload will then be triggered every time an authenticated user browses the page containing it.

    CVE-2021-35488

    • Vulnerability Description: Reflected Cross-Site Scripting – CWE-79
    • Software Version:
    • NIST: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2021-35488
    • CVSv3: 6.1
    • Severity: Medium
    • Credits: Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, Massimiliano Brolli
    • Thruk version 2.40-2 allows /thruk/#cgi-bin/status.cgi?style=combined&title=[TITLE] Reflected XSS on ‘host’ and ‘title’ parameters. A malicious user leveraging this vulnerability could inject arbitrary JavaScript into status.cgi. The malicious payload will then be triggered every time an authenticated user browses the page containing it.

    L’etica nella ricerca delle vulnerabilità, in questo periodo storico, è qualcosa di molto importante e una volta individuate queste vulnerabilità non documentatate (c.d. zeroday), devono essere immediatamente segnalate ai vendor evitando di fornire informazioni pubbliche che ne consentono il loro sfruttamento attivo sui sistemi privi di patch dai Threat Actors (TA).

    Il laboratorio RTR di TIM, ci sta abituando a queste pubblicazioni in modo costante, sinonimo che anche la ricerca industriale in ambito italiano, relativamente alla ricerca di bug non documentati di sicurezza informatica, sta cambiando.Infatti TIM è una delle pochissime realtà industriali italiane a condurre ricerche di vulnerabilità non documentate.

    Fonte

    https://www.gruppotim.it/redteam

    Massimiliano Brolli
    Responsabile del RED Team e della Cyber Threat Intelligence di una grande azienda di Telecomunicazioni e dei laboratori di sicurezza informatica in ambito 4G/5G. Ha rivestito incarichi manageriali che vanno dal ICT Risk Management all’ingegneria del software alla docenza in master universitari.
    Visita il sito web dell'autore