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il quarto hacker, sospettato degli attacchi a Twitter è stato arrestato.

Redazione RHC : 22 Luglio 2021 12:07

Le forze dell’ordine hanno arrestato il quarto sospettato nell’hacking di Twitter avvenuto lo scorso anno. Durante l’operazione, gli aggressori sono riusciti ad ottenere l’accesso alla rete interna dell’azienda, oltre a compromettere diversi account di alti funzionari.

Un cittadino del Regno Unito è stato arrestato ieri a Estepona, in Spagna, dalla polizia nazionale spagnola a seguito di una richiesta statunitense per il suo arresto con molteplici accuse in relazione all’hack di Twitter di luglio 2020, che ha portato alla compromissione di oltre 130 account Twitter, tra quelli appartenenti a politici, celebrità e aziende.

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Joseph O’Connor, 22 anni, è accusato, con una denuncia penale presentata alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California.

Secondo i documenti del tribunale, oltre all’hack di Twitter del 15 luglio 2020, O’Connor è accusato di intrusioni informatiche relative alle acquisizioni di account utente di TikTok e Snapchat. O’Connor è anche accusato di cyberstalking di una giovane vittima.

Il grande hack di Twitter del 15 luglio 2020 è emerso come uno dei più grandi errori di sicurezza nella storia della piattaforma di social media dopo che O’Connor, insieme a Mason Sheppard, Nima Fazeli e Graham Ivan Clark, è riuscito ad accedere agli strumenti interni di Twitter, abusandone per violare gli account di politici, celebrità e aziende per aver promosso una truffa di criptovaluta.

Al momento, il ruolo del sospettato nell’hacking di Twitter rimane poco chiaro, ma le forze dell’ordine gli hanno sporto le seguenti accuse :

  • Tre episodi di accesso non autorizzato e raccolta di informazioni riservate su un computer protetto;
  • Due episodi di accesso deliberato a un computer senza autorizzazione, nonché furto di dati importanti;
  • Un episodio di furto di valori da una persona;
  • Un episodio di estorsione da parte di una vittima sconosciuta, oltre a minacce nei suoi confronti;
  • Due episodi di cyberstalking.

L’annuncio è stato dato dal vice procuratore generale Nicholas L. McQuaid della divisione criminale del Dipartimento di giustizia, dal procuratore sostituto degli Stati Uniti Stephanie Hinds per il distretto settentrionale della California e dall’agente speciale incaricato Craig D. Fair dell’ufficio dell’FBI di San Francisco.

La divisione dell’FBI di San Francisco sta indagando sul caso, con l’assistenza dell’IRS-Criminal Investigation Cyber ​​Unit; il servizio segreto degli Stati Uniti, San Francisco e la sede centrale; e l’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Clara e la sua task force REACT.

Tutti i ragazzi hanno circa 20 anni.

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