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I Firewall SonicWall Nel Mirono! Gli hacker aggirano l’MFA con un exploit critico

Redazione RHC : 22 Febbraio 2025 08:58

Una vulnerabilità critica consente di aggirare l’autenticazione nei firewall SonicWall, identificata come CVE-2024-53704, è ora attivamente sfruttata. Con una valutazione CVSSc3 pari a 9,3 il bug monitorato con il CVE-2024-53704 risiede nel meccanismo di autenticazione SSL VPN di SonicOS, il sistema operativo alla base dei firewall Gen 6, Gen 7 e TZ80 di SonicWall.

Gli aggressori possono dirottare da remoto sessioni VPN attive inviando all’endpoint un cookie di sessione contraffatto contenente una stringa di byte null codificata in base64 /cgi-bin/sslvpnclient.

Al 7 febbraio, oltre 4.500 server SonicWall SSL VPN esposti a Internet sono rimasti senza patch, secondo Bishop Fox. Le versioni firmware interessate includono:

  • SonicOS 7.1.x (fino a 7.1.1-7058)
  • Versione di SonicOS 7.1.2-7019
  • Versione SonicOS 8.0.0-8035

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L’impennata degli attacchi segue la diffusione pubblica del codice exploit proof-of-concept (PoC) del 10 febbraio 2025 da parte dei ricercatori di Bishop Fox. Uno sfruttamento riuscito bypassa l’autenticazione a più fattori (MFA), espone percorsi di rete privati ​​e consente l’accesso non autorizzato alle risorse interne.

Le sessioni compromesse consentono inoltre ai malintenzionati di terminare le connessioni utente legittime. SonicWall ha inizialmente rivelato la falla il 7 gennaio 2025, sollecitando un’immediata patch. All’epoca, il fornitore non ha segnalato alcuna prova di sfruttamento in-the-wild.

Arctic Wolf ha osservato tentativi di sfruttamento provenienti da meno di dieci indirizzi IP distinti, ospitati principalmente su server privati ​​virtuali (VPS). Gli analisti di sicurezza attribuiscono la rapida trasformazione in arma all’impatto critico della vulnerabilità e al fatto che storicamente i dispositivi SonicWall sono stati presi di mira da gruppi ransomware come Akira e Fog.

Il modello di sfruttamento rispecchia le campagne precedenti. Verso la fine del 2024, gli affiliati del ransomware Akira hanno sfruttato account VPN SonicWall compromessi per infiltrarsi nelle reti, spesso crittografando i dati entro poche ore dall’accesso iniziale.

Arctic Wolf avverte che CVE-2024-53704 potrebbe fungere in modo simile da gateway per la distribuzione di ransomware, il furto di credenziali o lo spionaggio.

Redazione
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