Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

I CISO non dormono! Il 70% teme un grave attacco informatico nel 2024

Redazione RHC : 24 Maggio 2024 15:50

Secondo un sondaggio condotto su 1.600 chief information security officer ( CISO ) in tutto il mondo, oltre il 70% è preoccupato per la possibilità di un grave attacco informatico alla propria organizzazione entro un anno, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente e del 22% in più rispetto al 2022. Inoltre, il 31% ritiene che un attacco significativo sia “molto probabile” (in aumento rispetto al 25% nel 2023).

Il rapporto annuale Voice of the CISO di Proofpoint si basa sui dati raccolti da Censuswide tra il 20 gennaio e il 2 febbraio. Lo studio ha incluso CISO di organizzazioni con almeno 1.000 dipendenti provenienti da 16 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Australia, Giappone, Singapore, Corea del Sud e Brasile.

I professionisti della sicurezza informatica trascorrono le notti più ansiose in Corea del Sud (91%), Canada (90%) e Stati Uniti (87%). Le loro preoccupazioni derivano dal rischio di attacchi informatici dirompenti che potrebbero causare gravi danni. Tuttavia si registrano cambiamenti positivi: il 43% degli intervistati considera la propria organizzazione impreparata agli attacchi, un dato comunque in miglioramento rispetto al 61% dello scorso anno.

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Le principali minacce che causano l’insonnia dei CISO includono ransomware (41%), malware (38%), frodi via email (36%), compromissione dell’account cloud (34%), minacce interne (30%) e attacchi DDoS (30%).

    In caso di infezione da ransomware, il 62% dei CISO ha ammesso che probabilmente pagherebbe gli aggressori per ripristinare i sistemi e prevenire violazioni dei dati. Questa cifra rimane invariata rispetto allo scorso anno, nonostante sia evidente che il pagamento non garantisce la riservatezza delle informazioni.

    Osservando i risultati del sondaggio del 2024, non si può fare a meno di chiedersi: perché qualcuno dovrebbe voler fare un lavoro come questo?

    Anche molti CISO sembrano pensarla così. Sebbene esistano tendenze positive come una maggiore rappresentanza della sicurezza informatica a livello di consiglio e una maggiore interazione tra CISO e membri del consiglio, c’è un numero crescente di professionisti che lamentano aspettative eccessive. Quest’anno, il 66% degli intervistati ha indicato aspettative non realistiche, rispetto al 61% dell’anno scorso, al 49% nel 2022 e al 21% nel 2021.

    Oltre il 53% degli intervistati ha riferito di aver sperimentato personalmente il burnout o di averlo assistito tra i propri colleghi negli ultimi 12 mesi. Ciò può essere parzialmente spiegato da casi legali di alto profilo in cui i CISO sono ritenuti responsabili di violazioni dei dati nelle aziende.

    Un esempio è l’accusa mossa contro SolarWinds e il suo CISO Tim Brown per preparazione insufficiente per un attacco alla catena di fornitura nel 2020. Tali incidenti fanno sì che il 66% dei CISO globali si preoccupi della responsabilità personale, finanziaria e legale, in leggero aumento rispetto al 62% dello scorso anno.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel

    Il collettivo di ricerca in sicurezza informatica HackerHood, parte dell’universo della community di Red Hot Cyber, ha recentemente scoperto due nuove vulnerabilità ...

    A lezione di IA a 6 anni: la Cina prepara i suoi bambini alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale

    La Cina introdurrà corsi di intelligenza artificiale per gli studenti delle scuole primarie e secondarie questo autunno. L’iniziativa prevede che i bambini a partire dai sei anni imparino ...

    Attacco Hacker a 4chan! Dove è nato Anonymous, probabilmente chiuderà per sempre

    L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplic...

    Zero-day su iPhone, Mac e iPad: Apple corre ai ripari con patch d’emergenza

    Apple ha rilasciato patch di emergenza per correggere due vulnerabilità zero-day. Secondo l’azienda, questi problemi sono stati sfruttati in attacchi mirati ed “estremamen...

    CVE e MITRE salvato dagli USA. L’Europa spettatrice inerme della propria Sicurezza Nazionale

    Quanto accaduto in questi giorni deve rappresentare un campanello d’allarme per l’Europa.Mentre il programma CVE — pilastro della sicurezza informatica globale — rischiava ...