Pietro Melillo : 5 Novembre 2024 07:09
Nelle ultime ore, il gruppo ransomware noto come Hellcat ha rivendicato un presunto attacco ai danni di Schneider Electric, leader globale nella gestione dell’energia e nell’automazione.
Questo presunto breach è stato riportato sul data leak site di Hellcat, dove sono state pubblicate informazioni che suggerirebbero un accesso non autorizzato all’infrastruttura dell’azienda.
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.
Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Secondo quanto riportato dal gruppo Hellcat, l’accesso sarebbe stato ottenuto tramite l’infrastruttura Atlassian Jira di Schneider Electric. Le informazioni pubblicate includerebbero:
Schneider Electric, gestendo dati sensibili relativi alla sua vasta rete di clienti e alle operazioni globali, potrebbe essere esposta a gravi rischi di sicurezza se le informazioni rivendicate risultassero autentiche. La compromissione di tali dati avrebbe potenziali impatti significativi non solo sull’azienda, ma anche sui suoi clienti, che potrebbero vedere i propri dati operativi esposti.
Hellcat avrebbe richiesto un riscatto di 125,000 USD in Monero (XMR) per evitare la presunta pubblicazione dei dati compromessi. Nel messaggio rivolto a Schneider Electric, il gruppo avrebbe offerto uno sconto del 50% sul riscatto nel caso in cui la vittima confermasse pubblicamente l’attacco, suggerendo un tentativo di esercitare pressione attraverso la reputazione aziendale.
Il gruppo Hellcat sembrerebbe adottare un approccio aggressivo, puntando all’utilizzo di piattaforme di collaborazione aziendale come Jira come potenziale vettore di attacco. Se confermato, questo evidenzierebbe la necessità di rafforzare le misure di sicurezza interne e di adottare strategie di difesa avanzate per proteggere i dati sensibili.
Il caso Schneider Electric, se confermato, rappresenterebbe un ulteriore esempio dell’evoluzione delle minacce ransomware. Con il continuo incremento di attacchi a infrastrutture critiche, la cybersecurity si conferma un settore fondamentale per proteggere le aziende da compromissioni di dati e perdite economiche.
La rivendicazione di Hellcat contro Schneider Electric sottolinea i potenziali rischi per le grandi aziende globali. Tuttavia, in assenza di una conferma ufficiale, queste informazioni restano solo indicazioni derivanti da fonti di intelligence. La protezione dei sistemi informatici e delle piattaforme di collaborazione aziendale rimane comunque una priorità per prevenire futuri attacchi e garantire la sicurezza delle informazioni.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Il ransomware HellCat è apparso nella seconda metà del 2024 e ha attirato l’attenzione degli analisti grazie all’umorismo delle sue dichiarazioni pubbliche. Ricordiamo l’...
Il 28 marzo 2025, un utente del noto forum di cybersecurity BreachForums, con lo pseudonimo ThinkingOne, ha rivelato quello che potrebbe essere il più grande data breach mai registrato nel mondo ...
Quando Jeffrey Goldberg dell’Atlantic ha fatto trapelare accidentalmente un messaggio di gruppo privato di alti funzionari statunitensi su un possibile attacco contro gli Houthi nello Yemen, ha...
Ogni mese diventa sempre più evidente: le password non funzionano più. Gli hacker hanno imparato a eludere anche la protezione a due fattori sfruttando sessioni rubate e milioni di dati comp...
La pseudonimizzazione è una tecnica di protezione dei dati definita dall’art. 4(5) del GDPR. Consiste nella trasformazione dei dati personali in modo tale che non possano più essere a...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006