Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Hacker di Stato contro Hacker di Stato: Turla prende il controllo di Storm-0156

Redazione RHC : 7 Dicembre 2024 09:09

Gli specialisti di Lumen Black Lotus Labs e Microsoft Threat Intelligence Team hanno scoperto che il gruppo di spionaggio informatico di lingua russa Turla (noto anche come Secret Blizzard) ha violato l’infrastruttura del gruppo di hacker pakistano Storm-0156 per condurre i propri attacchi segreti su reti già hackerate.

Secondo i ricercatori, questa campagna è iniziata nel dicembre 2022. Turla ha quindi ottenuto l’accesso alle reti che Storm-0156 aveva già compromesso (ad esempio, nelle organizzazioni governative afghane e indiane), e vi ha poi distribuito il proprio malware.

Diagramma della catena di compromesso di Microsoft

Lumen afferma di monitorare l’attività del gruppo Storm-0156 da diversi anni e che questi aggressori hanno concentrato i loro attacchi su India e Afghanistan. Durante questo monitoraggio, ad esempio, è stato scoperto un server di controllo che mostrava il banner “hak5 Cloud C2. Di conseguenza, gli esperti sono giunti alla conclusione che gli hacker sono riusciti in qualche modo a installare un dispositivo fisico (come il dispositivo Wi-Fi Pineapple) sulla rete di un’organizzazione governativa indiana.

SCORSO DEL 25% SUL CORSO NIS2 FINO AL 31 DICEMBRE!
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi alla pagina del corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.

Per un periodo limitato, potrai utilizzare il COUPON NIS-84726 che ti darà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo di copertina del corso
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Ma alla fine, studiando gli attacchi Storm-0156, i ricercatori hanno scoperto che Turla aveva compromesso i suoi “colleghi” pakistani. Ciò è stato segnalato da diverse anomalie nella rete: ad esempio, tre indirizzi IP VPS hanno interagito con il server di controllo, che in precedenza era associato a un gruppo di lingua russa. Inoltre, gli esperti hanno attirato l’attenzione sui modelli e sulla trasmissione dei dati caratteristici dei “beacon”, che non erano affatto coerenti con le precedenti tattiche del gruppo pakistano.

Come si è scoperto, alla fine del 2022, Turla ha violato diversi nodi di controllo Storm-0156 e ha distribuito su di essi il proprio malware, inclusa una variante della backdoor TinyTurla, la backdoor TwoDash, lo strumento di monitoraggio degli appunti Statuezy e il downloader MiniPocket.

A loro volta, gli esperti di Microsoft affermano che Turla ha utilizzato l’accesso all’infrastruttura Storm-0156 per implementare backdoor nelle agenzie governative afghane, tra cui il Ministero degli Affari Esteri e la Direzione generale dell’intelligence del paese, nonché i consolati stranieri dell’Afghanistan.

Allo stesso tempo, Turla non si è limitata a compromettere i server di controllo Storm-0156 e ad attaccare obiettivi già hackerati. È stato riferito che intorno alla metà del 2023 gli hacker di lingua russa hanno effettuato movimenti laterali nell’infrastruttura Storm-0156 e hanno raggiunto le postazioni di lavoro. Ciò ha consentito a Turla di accedere agli strumenti dannosi di Storm-0156 (inclusi CrimsonRAT e il trojan Wainscot scritto in Go), nonché a informazioni e credenziali precedentemente rubate.

Secondo Microsoft, Turla alla fine ha utilizzato la backdoor rubata a Storm-0156 solo una volta: per distribuire malware su un computer in India. Ma Turla ha installato backdoor sui server dello stesso Storm-0156, che ospitavano dati rubati dagli hacker pakistani alle istituzioni militari e di difesa indiane.

Vale la pena notare che questa non è la prima volta che Turla si comporta in questo modo. Già nel 2019 il gruppo ha utilizzato per i suoi attacchi l’infrastruttura e il malware del gruppo iraniano OilRig. Inoltre, Turla ha rubato dati dai sistemi OilRig, inclusi registri di keylogger, elenchi di directory, file, credenziali e strumenti dannosi come Neuron.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.